Repubblica: Asilo vietato, attacco alla Moratti Ferrero: scelta miope e razzista
Milano, è polemica. Bindi: pessimo esempio di politica locale L´ordinanza nega l´iscrizione dei bimbi stranieri senza permesso di soggiorno
ANNA CIRILLO
ZITA DAZZI
MILANO - «La circolare del Comune di Milano è un pessimo esempio di politica locale». È scontro fra il sindaco di Milano Letizia Moratti e i ministri Bindi e Ferrero, dopo l´annuncio dell´esclusione dalle materne comunali dei piccoli immigrati senza permesso di soggiorno. Il ministro per le Politiche della famiglia ricorda che il governo ha un piano straordinario per gli asili finanziato con 800 milioni di euro: «Ma l´intesa con le Regioni non prevede alcun tipo di discriminazione», sottolinea Rosy Bindi polemizzando duramente col sindaco Letizia Moratti: «Mi stupisce che assecondi scelte così gravi, che colpiscono la famiglia e i diritti dei bambini. Non sono tollerabili discriminazioni nei servizi essenziali, come le scuole dell´infanzia. Tutti i bambini, anche quelli senza permesso di soggiorno, hanno diritto all´asilo». La affianca il collega per le Politiche Sociali, Paolo Ferrero: «L´iniziativa di Moratti è peggio di quella di Cittadella. Risponde alla stessa logica, emarginare e rendere invisibili i clandestini, in questo caso colpendo i bambini. È un razzismo miope». Il caso finirà anche al Parlamento Europeo, visto che l´eurodeputato Vittorio Agnoletto sta valutando un ricorso alla corte dei diritti umani: «Abbiamo appena approvato la Carta dei diritti dell´Europa dove si dice che "l´interesse del bambino deve essere sempre considerato preminente"e che "ogni individuo ha diritto all´istruzione"». Come conferma il sottosegretario all´istruzione Letizia de Torre: «Le Convenzioni internazionali sottoscritte dall´Italia, assicurano a tutti i minori - al di là dello status dei genitori o parenti – la piena titolarità dei diritti in particolare all´Educazione». Ma Palazzo Marino, rivendica le proprie scelte, per bocca dell´assessore Mariolina Moioli: «I bambini senza permesso di soggiorno non sono mai stati accolti nelle materne comunali: non è cambiato nulla».
Reagisce l´Unicef che accusa Milano di violare «i diritti dell´infanzia, sanciti dalla Convenzione Onu dell´89 che ribadisce l´uguaglianza fra tutti i bambini come principio cardine che, afferma il presidente della sezione italiana, Antonio Sclavi «non ammette deroghe». La pensa così anche Morena Piccinini, segretario confederale della Cgil che parla addirittura di «barbarie»: «Quando le pubbliche istituzioni negano il diritto alla accoglienza e all´integrazione, si nega il rispetto della nostra Costituzione».
Il sottosegretario alle politiche della Famiglia, Maria Chiara Acciarini, parla di «xenofobia»; Giovanni Russo Spena, capogruppo di Rifondazione comunista al Senato, tuona: «Il sindaco Moratti si vergogni, quella circolare è un´ignominia». I senatori del Partito Democratico chiedono alla Moratti la revisione della norma, che viene invece difesa da Isabella Bertolini, vicepresidente dei Deputati di Forza Italia: «La restrizione è finalizzata ad assicurare uno stringente e sacrosanto rispetto della legalità di fronte all´invasione di cittadini extracomunitari irregolari».