Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Bastico: "Da noi la scuola lavora a livelli alti"

Repubblica-Bastico: "Da noi la scuola lavora a livelli alti"

L'assessore risponde a Garagnani Bastico: "Da noi la scuola lavora a livelli alti" "In regione si fanno già molte cose come tre ore di lingue in prima" ...

18/10/2003
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

L'assessore risponde a Garagnani
Bastico: "Da noi la scuola lavora a livelli alti"
"In regione si fanno già molte cose come tre ore di lingue in prima"


"Una visione davvero incredibile". L' assessore regionale alla scuola dell' Emilia Romagna Mariangela Bastico respinge le critiche dell' onorevole Fabio Garagnani, capogruppo di Forza Italia in commissione Cultura, che ieri ha parlato di boicottaggio della riforma Moratti da parte dell' assessore e di episodi di connivenza con dirigenti scolastici ed insegnanti contro la nuova legge.
"In questa regione il mondo della scuola ha sempre lavorato a livello alto - ha aggiunto - e quando si sente toccata in alcuni punti, resiste, resiste, resiste". L' assessore ha citato il no al maestro unico o la difesa delle classi a tempo pieno, "non per ragioni ideologiche, ma perchè è un modo diverso di fare scuola, non un deposito per i bambini. Non capire queste cose fa dire che Garagnani vive in un altro mondo. In Emilia Romagna da tempo si fanno molte cose come l' insegnamento alle elementari della lingue straniera con 3 ore già in 1/a e 2/a. Con la Riforma della Moratti se ne fa una sola in 3/a, 4/a e 5/a. Da noi quindi la sperimentazione ci fa tornare indietro; per questo c'è la ribellione".
Critiche anche al direttore dell' Ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci, che ha parlato di dispersione scolastica al 29%-30% in Italia. "Perchè non dare i dati regionali che collocano l' Emilia Romagna al 9-10%?", si chiede Bastico.
Sono 1860 gli studenti che in Emilia-Romagna seguono in quest' anno scolastico corsi integrati di istruzione e formazione che consente ai ragazzi di continuare a studiare materie teoriche pur avendo iniziato un percorso professionalizzante, rinviando la scelta definitiva e mantenendo quindi la possibilità di rientrare nel canale 'maggiore' dell' istruzione.