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Repubblica_Bertagna:"Più peso al curriculum degli studi"

intervista Giuseppe Bertagna, docente di Scienza della Formazione all'ateneo di Bergamo "Più peso al curriculum degli studi" ROMA - "È ora di vedere le cose in una prospettiva diversa....

13/06/2004
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la Repubblica

intervista
Giuseppe Bertagna, docente di Scienza della Formazione all'ateneo di Bergamo
"Più peso al curriculum degli studi"

ROMA - "È ora di vedere le cose in una prospettiva diversa. Non mi sembra che si vada verso l'abolizione dell'esame di maturità, previsto tra l'altro dalla Costituzione, ed il valore legale è condizionato dalla scelta della carta costituzionale". Il professor Giuseppe Bertagna, docente di Scienza della Formazione all'Università di Bergamo, ha le idee chiare.
Quindi cosa è possibile fare?
"In primo luogo penso che non si può affidare il valore legale del titolo di studio, né quello culturale ed educativo ad una prova legata solo all'esame di Stato. Bisogna agire accanto e prima di arrivarci. E dopo cambiare il peso dei punteggi nella maturità".
Da dove si comincia?
"Vuol dire che dobbiamo dare sistematicità e continuità al "portfolio delle competenze personali" che segue e registra le conoscenze dello studente durante 12 anni di scuola. Ma non basta".
Cosa ci vuole ancora?
"Parlo della valutazione esterna. Come prevede la legge di riforma il compito spetta al Servizio nazionale di valutazione. Il suo compito non è dare il voto al singolo studente, ma fornire agli insegnanti e alla scuola tutte le informazioni e gli strumenti per poter procedere alla comparazione dei risultati e migliorare i percorsi formativi. Il Servizio deve essere in grado di fornire i dati generali che ogni scuola userà per impostare meglio i piani di studio personalizzati, migliorare le metodologie, la distribuzione delle ore d'insegnamento".
E tutto questo come modifica l'esame di Stato?
"Occorre invertire il peso dei punteggi. Se il portfolio è fatto bene, se il Servizio nazionale di valutazione ha funzionato, non si possono dare solo 20 punti alle esperienze di dodici anni di scuola. Al percorso di maturazione vanno affidati 40 o 50 punti. Il resto alle altre prove".
Vanno cambiate anche queste?
"Certo. Per la prima la scelta delle tracce deve essere lasciata al ministero e la valutazione alla commissione. Per la seconda dovrà essere tutta di competenza della commissione. L'ultima decisa a livello centrale e corretta a livello nazionale. Il tutto per non lasciare nulla alla casualità. In definitiva l'esame deve diventare la conclusione di un percorso lungo dodici anni".