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Repubblica: Contratti, Montezemolo ai sindacati "Possibili anche accordi separati"

O si riforma in fretta la struttura dei contratti o Confindustria andrà avanti «con chi è disponibile». Luca Cordero di Montezemolo celebra la sua ultima missione all´estero inviando un ultimatum ai sindacati. Alla Cgil soprattutto

10/04/2008
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la Repubblica

Missione italiana al Cairo: accordo Enel sulla importazione di gas naturale
MARCO MAROZZI

DAL NOSTRO INVIATO
IL CAIRO - O si riforma in fretta la struttura dei contratti o Confindustria andrà avanti «con chi è disponibile». Luca Cordero di Montezemolo celebra la sua ultima missione all´estero inviando un ultimatum ai sindacati. Alla Cgil soprattutto. Garbato nei toni, molto esplicito nella sostanza: fino alla dichiarata possibilità di accordi «solo con alcuni sindacati». «Non possiamo permetterci altri quattro anni di immobilismo. Bisogna stringere i tempi» ha detto al Cairo dove insieme a Romano Prodi ed Emma Bonino ha guidato un maxi tour con una serie di accordi pieni di speranze per Eni, Enel, banche, Ferrovie, piccole e medie imprese.
Il n. 1 degli imprenditori, che a maggio lascerà il posto ad Emma Marcegaglia, ha rivolto le sue critiche soprattutto alla Cgil, ricordando che già nel 2004 Guglielmo Epifani ruppe la trattativa, quando Montezemolo appena giunto in Confindustria mise senza successo sul tavolo il problema. «Oggi il contratto nazionale non può essere l´unica forma di contrattazione. E´ antimoderno. Può fare solo da cornice. La contrattazione si fa in azienda». «Senza una intesa sul modello contrattuale, - ha avvisato dall´Egitto - si profilerebbero due casi limite. O gli imprenditori saranno costretti a rapporti diretti con i loro collaboratori, ma noi vogliamo un sindacato forte in azienda. O si faranno accordi aziendali solo con alcuni sindacati». «In entrambi i casi sarà un fatto molto, molto negativo» è il commento dei presidente degli imprenditori. «Le nostre proposte sono più popolari fra i lavoratori e le lavoratrici che fra i loro rappresentanti». E ancora: «Ci sono più delegati sindacali che carabinieri». Da qui l´invito a Cgil-Cisl-Uil «a un senso di responsabilità per trovare un accordo tra loro». «Io sogno che la competitività aziendale sia più importante per i sindacati che per gli imprenditori. Noi siamo pronti a pagare e vogliamo pagare di più chi lavora e produce di più» ha insistito.
Il discorso sulla bassa produttività italiana, la necessità di legare crescita, salari e straordinari su cui abbassare le tasse, sull´inefficienza e i costi della burocrazia hanno fatto da spina dorsale a un ragionamento sul perché l´Ocse dipinga un quadro nerissimo dell´Italia e insieme si assista ad un «grande successo del nostro export». «Superiore alla media Ue, il doppio della Spagna» dice Montezemolo, alla sua 21.ma missione, con al fianco Giuseppe Morandini, presidente delle piccole e medie industrie.
«Perché? Perché le imprese italiane hanno capito di operare in un ambiente concorrenziale e si sono dovute ristrutturare». Al Cairo sono arrivati oltre 250 imprenditori. Di tutti i settori.
Conti per l´Enel ha firmato un contratto con l´Egas per portare in Italia due miliardi di metri cubi di gas naturale all´anno.
Scaroni uno per studi Eni su centrali elettriche. Moretti un altro per la ristrtturazione delle ferrovie egiziane. Passera con Banca Intesa e la Bank of Alessandria finanzierà tre maxi progetti, l´Abi con Faissola ha stanziato un miliardo di euro per imprese italiane decise a sbarcare in Egitto. Altri affari nei mille face-to-face fra imprenditori delle due sponde mediterranee. Con Montezemolo che indica una «diversa cultura» alla politica. «Non compatibile con quello che sembra una campagna elettorale elaborata su promesse che ben difficilmente potranno essere mantenute».