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Repubblica: Corsi d´inglese per 450 maestre, poi subito in aula

Studenti e insegnanti ricorrono al Tribunale amministrativo regionale, contro la riforma dei licei, assistiti dall´ex assessore Virgilio

21/04/2010
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la Repubblica

ILARIA VENTURI
Mentre insegnanti, genitori e studenti vanno al Tar contro la riforma dei licei, le maestre delle elementari vanno a lezione di inglese. E dal primo settembre saranno già in cattedra. E´ questo il piano dell´ufficio scolastico regionale, che nelle prossime settimane dovrebbe organizzare, come disposto dal ministero dell´Istruzione, i primi corsi di formazione per l´insegnamento dell´inglese alle elementari. In Emilia-Romagna, riferisce Raffaella Morsia, segretario regionale della Flc-cgil, «l´obiettivo è formare da subito 450 docenti». Si tratta di un corso da 360 ore, di cui 260 da fare online e 100 ore di presenza in classe, con l´obiettivo di raggiungere un «livello intermedio» di apprendimento dell´inglese. Ma «la cosa grave - critica Morsia - è che chi si iscrive a questo corso, sarà in classe ad insegnare già dal primo settembre. Anche chi non ha mai parlato una sola parola di inglese». In altre parole, attacca il sindacato, è l´ennesima iniziativa «inaccettabile da parte del ministero, che riduce la qualità dell´offerta formativa e non garantisce la qualità della formazione dei docenti».

Intanto si prepara il ricorso nazionale davanti ai giudici amministrativi del Lazio promosso dal Coordinamento scuole superiori di Bologna, che ha raccolto adesioni anche in Regione, a Milano, Pisa, Vicenza e Roma. In tutto 720 firme, 401 raccolte a Bologna in soli cinque giorni. «Si conferma la grande volontà di opposizione delle scuole della nostra regione allo sfascio della scuola pubblica», commenta Bruno Moretto del Coordinamento. Uno dei legali che sostiene il ricorso è l´ex assessore alla scuola della giunta Cofferati, Milli Virgilio.