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Repubblica-Dalla rivolta degli scienziati all'appello dei cinquantamila

Contro la cancellazione dell'evoluzionismo, su Repubblica.it un numero di firme senza precedenti Dalla rivolta degli scienziati all'appello dei cinquantamila MARIO REGGIO ...

29/04/2004
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la Repubblica

Contro la cancellazione dell'evoluzionismo, su Repubblica.it un numero di firme senza precedenti
Dalla rivolta degli scienziati all'appello dei cinquantamila
MARIO REGGIO


ROMA - È stato tutto un equivoco? Ma non scherziamo. La teoria dell'evoluzione è stata cancellata dai programmi delle medie. Chi ha ancora dei dubbi vada a cercare le "Indicazioni nazionali" pubblicate sul sito www.miur.it. C'è voluto l'appello sottoscritto dal gotha degli scienziati italiani, le cinquantamila adesioni sul sito Repubblica.it, le centinaia di lettere ed e-mail spedite da insegnanti e genitori. Ci sono voluti sei giorni di campagna di Repubblica per far tornare il ministro Moratti sui suoi passi. Una ritirata precipitosa dopo giorni di assordante silenzio. Anzi molti di più. Per la prima volta la notizia della cancellazione della teoria dell'evoluzione appare su Repubblica il 15 marzo. Ci ritorna il 27 marzo con il titolo "Scuola, a spiegare l'origine dell'uomo resta solo la nuova ora di religione". Dal ministero di viale Trastevere il silenzio più assoluto. L'11 aprile, sul Sole 24 Ore, il genetista Luca Cavalli Sforza torna alla carica. Il ministro tace. La notizia supera le Alpi. Il 22 aprile, il prestigioso quotidiano tedesco Die Welt dedica all'incresciosa novità due pagine.
Il giorno dopo si mobilitano gli scienziati italiani. Il ministro Moratti si desta: "Voglio tranquillizzare gli illustri scienziati che hanno firmato l'appello. Non è vero che nelle indicazioni nazionali sia disconosciuta la valenza culturale e formativa delle teorie dell'evoluzione. Nella formazione di tutti i ragazzi dai 6 ai 18 anni è prevista la presenza e la discussione delle teorie dell'evoluzione, secondo criteri didattici graduali". Più o meno la stessa risposta data il 16 aprile ad un'interrogazione di un gruppo si senatori ds. Un testo tenuto gelosamente segreto per molti giorni.
La risposta del ministro non convince. Il 24 aprile firma anche Rita Levi Montalcini. E Umberto Veronesi scrive su Repubblica al ministro: "Mi dispiace dissentire dall'amica Letizia Moratti, ma io sto con Darwin". Intanto, sul sito Repubblica.it le adesioni assumono le dimensioni di un fiume in piena. Quindicimila nei primi due giorni. Poi l'appello viene pubblicato anche in inglese e amplificato dai motori di ricerca scientifici. Le firme superano le trentamila, poi quarantamila e ieri quasi cinquantamila.
Contro la Moratti si schiera anche l'Accademia dei Lincei. E oggi si riunirà anche l'Accademia delle Scienze. L'equivoco è stato chiarito? No. Nel comunicato di ieri il ministro tiene il punto: la teoria dell'evoluzione non è mai stata cancellata dai programmi per gli studenti dai 6 ai 18 anni. Ma nella sostanza, con l'istituzione della commissione dei cinque saggi fa marcia indietro e lascia che siano alcuni tra i massimi esperti della materia a decidere che cosa, e quando, i ragazzi dovranno studiare.
SEGUE A PAGINA 23