Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica - Debiti formativi addio

Repubblica - Debiti formativi addio

Cambia il metodo di valutazione, via anche l'esame di quinta elementare Bocciati o promossi? Il verdetto ogni due anni La riforma abolisce i debiti formativi MARIO REGGIO ROMA '#8212; Debi...

19/01/2002
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Cambia il metodo di valutazione, via anche l'esame di quinta elementare
Bocciati o promossi? Il verdetto ogni due anni
La riforma abolisce i debiti formativi

MARIO REGGIO

ROMA '#8212; Debiti formativi addio. Con la riforma Moratti gli studenti verranno giudicati, e quindi promossi o bociati, ogni due anni. Nuove figure professionali verranno introdotte nelle materne con l'abbassamento dell'età d'ingresso a due anni e mezzo. E anche gli insegnanti potranno fare carriera, tornando all'università per acquisire crediti e guadagnare di più. Queste alcune delle anticipazioni sulla riforma, bloccata venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, e anticipate ieri dal sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea nel suo intervento al congresso della Gilda. Andiamo per ordine. Il progetto di riforma prevede l'articolazione del percorso scolastico diviso in bienni, al termine dei quali gli studenti verranno valutati e potranno proseguire o ripetere l'ultimo anno. Stando così le cose la valutazione dovrebbe avvenire in seconda e quarta elementare, nonché in prima media. Di conseguenza scompare l'esame di quinta elementare, mentre il primo ciclo di studi terminerà con l'esame finale di terza media.
Con l'anticipo dell'ingresso al primo anno della materna a due anni e mezzo serviranno nuove figure professionali da affiancare alle maestre. "È necessario modificare ed arricchire le figure professionali '#8212; commenta Valentina Aprea '#8212; quando arrivano bambini di due anni e mezzo. Occorre nuova accoglienza e più cura nel seguirli".
E siamo al terzo punto. Anche gli insegnanti potranno fare carriera. Un punto dolente della scuola, basta ricordare le proteste degli insegnanti che si sollevarono in massa contro il concorsone di Luigi Berlinguer. Adesso i docenti che vogliono fare carriera dovranno tornare all'università, seguire i corsi per accumulare così i crediti necessari per fare carriera. È prevista una formazione iniziale comune per tutti i docenti, dalle materne alle superiori, che si concluderà con la laurea specialistica, poi un periodo di tirocinio biennale e la possibilità, in seguito, di seguire corsi universitari per la formazione assieme all'insegnamento. Intanto prosegue il lavoro di messa a punto del disegno di legge. Il provvedimento, che potrebbe arrivare sul tavolo del governo venerdì prossimo, prevederebbe il ricorso alla delega e risorse finanziarie pari a circa 123 milioni di euro dal 2002 al 2004. In particolare, l'entità delle risorse finanziarie per far fronte all'anticipazione dell'età di ingresso alla scuola dell'infanzia ed a quella primaria potrebbe essere così suddivisa: 12.730.242,40 euro per l'anno 2002; 45.828.872,66 euro per l'anno 2003 e 66.197.260,50 euro a decorrere dall'anno 2004. L'impianto generale della riforma nuova versione confermerà quasi certamente quello approdato nel consiglio dei ministri la settimana scorsa, ma con delle limature. L'ingresso facoltativo anticipato a 2 anni e mezzo e 5 anni e mezzo, previsto nel primo testo, nel disegno di legge definitivo potrebbe infatti diventare più graduale. L'ipotesi che sembra profilarsi prevede infatti che dall'anno scolastico 20022003 possano iscriversi al primo anno delle materne i bambini che compiono i 3 anni di età entro il 28 febbraio 2003 e possano iscriversi al primo anno delle elementari quelli che compiono 6 anni entro questa stessa data.