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Repubblica: E il cinese sbarca nei licei di Roma al via i corsi per imparare il mandarino

È un investimento per il futuro, una chance in più che vogliamo offrire ai nostri studenti

21/07/2006
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la Repubblica

PAOLO BOCCACCI
ANGELA MARIA ERBA
ROMA - All´inizio sarà difficile. Anche copiare. Niente a che vedere con "rosa rosae" o aoristi greci. Questa volta sui quaderni si materializzeranno complicati ideogrammi. L´onda lunga dell´Oriente arriva tra i banchi dei licei. Il cinese sbarca nelle scuole di Roma e dal prossimo anno scolastico gli studenti di alcuni istituti superiori avranno la possibilità di imparare, oltre alle lingue europee, anche quella di Pechino. E l´esperimento potrebbe poi essere esteso alle medie inferiori e addirittura nelle elementari. «Dopo due anni di sperimentazione, l´iniziativa, che nasce dalla collaborazione tra la facoltà degli Studi orientali dell´università La Sapienza e la Regione Lazio, partirà in via ufficiale a settembre» spiega Federico Masini, preside della facoltà, unica in Italia, che ha sede nel cuore dell´Esquilino, «Al momento sono già quattro le scuole che hanno deciso di inserire il progetto nella loro offerta formativa e tante altre che ci hanno contattato perché interessate alla proposta».
Dall´alfabeto latino agli ideogrammi, dunque, il cinese diventerà materia di studio per i ragazzi del liceo linguistico Catullo, il linguistico e tecnico commerciale Lombardo Radice, il classico Montale e il linguistico-pedagogico delle Suore Angeliche di San Paolo. Per tutti gli studenti che intenderanno proseguire il percorso didattico nella facoltà degli Studi Orientali è previsto un sistema di credito che scatterà agli esami del primo anno.
«Il mercato guarda alla Cina e i giovani sembrano averlo capito visto che solo lo scorso anno le matricole iscritte al corso di lingua cinese sono state 220» continua Masini, «si tratta di un fenomeno che in Italia si è materializzato un po´ tardi ma che è progressivamente in crescita».
«È un investimento per il futuro, una chance in più che vogliamo offrire ai nostri studenti» racconta Rosalia Di Piazza, la preside del Lombardo Radice che ha deciso in questi giorni di firmare la convenzione. «Leggiamo continuamente dell´invasione commerciale da oriente e non possiamo non tener conto del fatto che ormai gli orizzonti professionali si stanno allargando sempre più verso est. Attraverso un´informazione capillare crediamo di ottenere una certa adesione da parte dei giovani».
Sarà una scelta degli alunni decidere se partecipare o no al corso, che è extracurriculare, non si tiene cioè nel normale orario scolastico, ma che consentirà comunque di ottenere dei crediti e sarà quindi determinante nella votazione finale.
E intanto per il prossimo settembre è prevista anche l´inaugurazione presso la Sapienza dell´istituto Confucio, uno dei 70 centri mondiali sostenuti dal ministero dell´Istruzione cinese per diffondere la lingua in tutto il mondo e che avrà come obiettivo primario quello di divulgare il cinese nelle scuole pubbliche. Una cooperazione, quella tra Roma e Pechino, che funzionerà anche in senso contrario: il 18 settembre, infatti, il presidente della Regione Piero Marrazzo si recherà in visita al campus universitario della capitale cinese per promuovere corsi di lingua e cultura italiani e far conoscere l´offerta formativa delle università del Lazio