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Repubblica-E la scuola si ribella a Letizia

IL CASO Insegnanti e genitori al consiglio provinciale contro la riforma dell'istruzione E la scuola si ribella a Letizia ...

01/07/2005
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la Repubblica

IL CASO
Insegnanti e genitori al consiglio provinciale contro la riforma dell'istruzione
E la scuola si ribella a Letizia


Erano in tanti, insegnanti e genitori, ieri pomeriggio al consiglio provinciale aperto contro la riforma Moratti. "Ritiro di tutti i decreti attuativi della riforma Moratti per ripensare a una soluzione alternativa aprendo un dibattito con chi fa la scuola". È questa la posizione espressa nell'occasione da Gian Sandro Barzaghi, assessore all'Istruzione ed edilizia scolastica della provincia di Milano. "Condividiamo la perplessità del Consiglio nazionale della pubblica istruzione circa la legittimità formale degli atti. Infatti il governo finora non ha tenuto conto del parere della conferenza Stato-Regioni, dell'Anci e dell'Upi - ha detto l'assessore -. Non sono un difensore acritico dell'attuale sistema formativo che ha bisogno di una revisione per contrastare i livelli di dispersione e abbandono scolastico. Ma con la legge Moratti siamo di fronte a una proposta che fa a pezzi questo sistema per ripiombare nell'impostazione tipica degli anni '50. Occorre un dialogo in primo luogo con le diverse componenti che costruiscono ogni giorno la scuola e la conoscono. Solo così si può mettere in piedi un progetto alternativo. Che non deve rinunciare a due cose: l'idea di un biennio unitario e orientativo dopo le medie e l'obbligo scolastico innalzato da subito a 16 anni con la prospettiva di arrivare a 18". Giovedì prossimo il consiglio si riunirà di nuovo e voterà l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centrosinistra a palazzo Isimbardi che chiede l'abrogazione della riforma.
"Una legge non condivisa da chi deve essere applicata è destinata a fallire. Questa condivisione non esiste e se non ci si ferma si va verso il fallimento della scuola pubblica" dice Alfia Nicotra, segretario provinciale della Cgil Scuola.
(anna fregonara)