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Repubblica: Epifani attacca sulle pensioni "La trattativa comincia malissimo"

Il segretario della Cgil contesta le previsioni del Tesoro sui costi dell'abolizione dello scalone Anche Damiano è polemico: "Inutile gettare allarmismi. Accordo ora o crisi per il paese"

19/06/2007
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la Repubblica

Letta: "Negoziato difficile ma vogliamo chiudere entro i tempi del varo del Dpef"

Gugliemo Epifani, segretario generale della Cgil

CATANZARO - "Abbiamo visto dei costi per superare lo scalone che sono davvero inverosimili. E' come se il Tesoro, prima della trattativa, volesse dire che ci sono poche risorse e pochi spazi. Se è così la trattativa comincia malissimo, perchè noi lo scalone lo vogliamo davvero superare". Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, oggi a Catanzaro per partecipare allo sciopero generale in Calabria, commenta a poche ore dall'avvio del confronto Governo-sindacati sulle pensioni, l'allarme del Tesoro sui costi per l'eliminazione dello scalone.

"Una parte dei costi - ha aggiunto Epifani - la troveremo nel sistema previdenziale, una parte la dovrà mettere il Governo. Non si sfugge da questo problema, è bene saperlo subito prima di andare all'affondo decisivo, altrimenti alla fine possiamo trovarci brutte sorprese, e cioè di un sindacato che dice no al Governo".

Il leader della Cgil ha poi sottolineato che "il tavolo di confronto c'è, ed in queste ore si approfondirà. I problemi ci sono, la partita è delicata, e l'unica cosa che il Governo non dove pensare è quella di trovarsi un sindacato remissivo, perchè il sindacato fará tutta la sua parte per ottenere i risultati che ritiene in buona fede giusti e condivisi dalle persone che rappresenta".

Anche Cesare Damiano è polemico con le previsioni del Tesoro alla vigilia del confronto sulle pensioni fra governo e sindacati. "E' noto che superare lo scalone ha dei costi. Il Governo troverà le misure compensative", ha detto il ministro del Lavoro. "E' inutile - ha aggiunto - gettare allarmismi alla vigilia di un incontro".

Damiano ha ribadito che "l'obiettivo del governo è arrivare a un accordo entro la fine del mese. Oggi le parti sociali ci faranno sapere le loro opinioni" sul documento che l'esecutivo ha presentato venerdì sull'utilizzo dell'extra gettito, il superamento dello scalone e la riforma del mercato del lavoro. E se non si raggiungerà un accordo il "rischio è di entrare in una fase difficile e critica per il Paese".

Il ministro ha sottolineato che è '''noto" il fatto che abolire lo scalone costi e per questo ha proposto di "renderlo più morbido. Il governo ha già detto - ha aggiunto - che per coprire questo costo ci vogliono nuove risorse". I fondi per questa operazione, ha ribadito il ministro, vanno cercati tra l'altro nell'accorpamento degli enti previdenziali e l'abolizione dei privilegi.

"Quello che parte oggi è un negoziato vero e difficile. E' naturale che ci siano asperità, degli spigoli. Ma penso che ci siano le condizioni per arrivare ad una chiusura positiva la prossima settimana. Il governo è determinato a chiudere la partita delle pensioni entro i tempi del varo del Dpef", ha poi sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta. "Questa è una partita veramente molto importante, dentro ci sono strumenti per le aspettative di vita di milioni di persone", ha aggiunto Letta, parlando a margine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi sull'attuazione del decreto che dà il via ai contributi per l'acquisto di pc. "Vogliamo che l'accordo arrivi", ha proseguito. Per questo, "penso ci sia un appello alla responsabilità rivolto a tutti i soggetti seduti intorno al tavolo. Sono convinto - ha ribadito Letta - che la possiamo chiudere".