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Repubblica: Esami di riparazione da settembre

Corsi di recupero per i rimandati. La Camera approva sanzioni per i prof fannulloni Scuola, annuncio di Fioroni. No degli studenti: in piazza il 12 ottobre

04/10/2007
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la Repubblica

SALVO INTRAVAIA

ROMA - Tornano i rimandati a settembre. Oltre due milioni di studenti, infatti, già da quest´anno dovranno fare i conti con gli esami di riparazione. Rito abbandonato nel 1995 quando l´allora ministro Francesco D´Onofrio li abolì per introdurre i "debiti formativi". Ieri mattina, il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha illustrato i punti principali del decreto che, nei fatti, ripristina gli esami di settembre. E gli studenti sono già sul piede di guerra.
Dal prossimo mese di giugno, dunque, «per gli alunni delle superiori per i quali - recita il provvedimento - al termine delle lezioni è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale». Dal quel momento coloro che non sono riusciti ad agguantare la sufficienza in tutte le materie andranno incontro a un periodo di incertezza. La scuola comunicherà alle famiglie l´esito dello scrutinio e le carenze nella preparazione dei figli che, per colmarle, potranno avvalersi degli «interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi» che la scuola è tenuta a portare a termine entro il 31 agosto dell´anno di riferimento. I genitori potranno, tuttavia, affidarsi al classico professore privato per preparare i figli alle prove che le scuole dovranno svolgere prima dell´avvio delle lezioni: i primi di settembre. Gli studenti "in sospeso" dovranno sottoporsi alle «verifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutinio, con il giudizio definitivo: promozione o bocciatura».
L´obiettivo, spiegano dal ministero, è quello di fare entrare tutti in classe senza debiti e di consentire ai docenti di sviluppare il programma dell´anno regolarmente. Il provvedimento rappresenta un vero e proprio rompicapo anche per i professori, che devono organizzare i corsi di recupero entro il 31 dicembre 2007 ma ancora non conoscono le modalità che il ministro detterà con una ordinanza. «Ignoro - ha detto Fioroni - se pretendere serietà dalla scuola e responsabilità dai ragazzi sia progressista o passatista: so solo che era ora di farlo». Secondo il ministro, «42 studenti su 100 vengono promossi con debito, solo 1 su 4 lo recupera, ma gli altri vanno avanti comunque».
Autentiche bestie nere per ragazzi e ragazze sono la Matematica, le Lingue straniere e l´Italiano. «Sarebbe imperdonabile - ha osservato Fioroni - prendere atto di questa situazione e non fare nulla. Una scuola seria ed esigente garantisce tutti ma soprattutto i più deboli: i ragazzi che non hanno alle spalle famiglie e condizioni sociali in grado di aiutarli. Non è possibile consentire ai ragazzi - conclude il ministro - di proseguire il percorso scolastico senza avere le basi fondamentali, magari proprio nelle materie caratterizzanti l´indirizzo di studi».
Il provvedimento raccoglie il consenso di una parte dei sindacati. E il viceministro, Mariangela Bastico, parla di «provvedimento che promuove la qualità dell´istruzione, indirizzandola verso livelli europei e richiamando tutti a un serio impegno, ciascuno per il proprio ruolo».
Ma i diretti interessati non sono affatto d´accordo con il giro di vite del ministro. «La Rete degli Studenti esprime totale contrarietà con la decisione del ministro Fioroni di reintrodurre gli esami di riparazione a settembre», dichiara Giulia Tosoni. « Non possiamo accettare una logica che premia chi si può permettere lezioni private e condanna chi parte da una situazione economica di svantaggio - rilancia Roberto Iovino dell´Unione degli studenti - Chiediamo al ministro di ritirare il decreto e di discuterlo con chi la scuola la vive». Per queste ragioni gli studenti scenderanno in piazza il 12 ottobre.
E intanto è passato alla Camera il disegno di legge relativo alle "Norme sull´avvio dell´anno scolastico". Il provvedimento contiene una serie di novità: la prima riguarda le sanzioni disciplinari nei confronti di docenti insegnanti e non docenti che saranno più veloci che in passato. Per i casi come quello di Rignano Flaminio è prevista la sospensione provvisoria dal servizio. Per i ragazzini della terza media è stata reintrodotta l´ammissione agli esami e una quarta prova di cultura generale. Stretta sui privatisti alla maturità, tempo pieno all´elementare che viene ripristinato, un numero maggiore di sezioni primavera e scuole sgravate dal pagamento delle supplenze per maternità.