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Repubblica-Firenze-Atenei, è la settimana anti Moratti

Da ieri proteste e assemblee contro il ddl sulla docenza, al Polo di Sesto occupato il dipartimento di matematica Atenei, è la settimana anti Moratti A Pisa 11 facoltà disertano le aul...

11/10/2005
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la Repubblica

Da ieri proteste e assemblee contro il ddl sulla docenza, al Polo di Sesto occupato il dipartimento di matematica
Atenei, è la settimana anti Moratti
A Pisa 11 facoltà disertano le aule, a Siena lezione fiume in piazza
Circolano e-mail, vengono distribuiti volantini ma l'agitazione ha tante facce e non ovunque attecchisce
LAURA MONTANARI


serena wiedenstritt
una lezione-maratona lunga 48 ore a Siena, nell'aula magna del rettorato. L'occupazione del dipartimento di Matematica "Ulisse Dini", con lezioni notturne da stasera, e di alcune aule del polo scientifico di Sesto all'università di Firenze. A Pisa tutti i presidi che sottoscrivono l'invito al blocco della didattica. Facoltà con cattedre deserte e stanze vuote, altre dove chi entra in aula dedica una parte della lezione a spiegare il disegno di legge Moratti agli studenti. Professori che invece fanno lezione. E' un mondo a tante facce, quello del primo giorno della protesta nazionale contro il provvedimento che cambia lo stato giuridico della docenza e cancella di fatto la figura del ricercatore a tempo indeterminato. In Toscana prevale la protesta, ma non all'unanimità. Girano volantini, si convocano assemblee, c'è aria di mobilitazione a Firenze come a Pisa e Siena. Al dipartimento di Matematica e al polo di Sesto dell'ateneo fiorentino si resta a dormire con i sacchi a pelo: l'occupazione comincia con un'assemblea al mattino e finisce con un calendario di protesta che viaggia per e-mail e via internet. Da oggi volantini distribuiti in città, manifesti da attaccare nei negozi, con lo schema di come rischia di cambiare l'università. La protesta è più forte nelle facoltà scientifiche ("Per noi la ricerca è pane quotidiano" dice Francesco Epifani di Matematica), anche se poi è estesa a tutte. All'Ulisse Dini hanno appeso uno striscione, dice: "L'università si ferma, riflette e lotta".
La maratona no-stop di 48 ore che comincia domani a Siena, le lezioni in piazza (da decidere ancora quando e dove) a Firenze, la manifestazione di venerdì a Pisa alle Logge dei Banchi sono parte dello stesso messaggio: "Vogliono colpire la cultura e l'università - dice Anna, 31 anni, assegnista alla facoltà di Matematica a 1.100 euro al mese - e noi rispondiamo con un impegno supplementare, più lezioni, dovunque, fuori e dentro le università". Nella maratona senese, ci sarà una staffetta in cattedra: dalle 9 di domani con lezione di Teoria politica, per finire alle letture di Beckett, all'antropologia, ai brani letterari a notte fonda. Oggi sono in programma altre assemblee a Pisa, concentrate nel pomeriggio quando tutti i docenti sospendono l'attività didattica, e a Firenze, il blocco continua. A Firenze la didattica è rimasta del tutto ferma a Psicologia, Architettura e Agraria, come deciso la scorsa settimana dai consigli di facoltà. A Lettere moltissime aule sono rimaste deserte, mentre l'assemblea di ieri era affollata di un centinaio di persone e questa mattina si replica. Nei prossimi giorni i giovani e i docenti che fianco a fianco occupano il dipartimento fiorentino di Matematica organizzeranno lezioni "aperte" in vari luoghi della città e "un blog per raccontare la contestazione giorno per giorno dall'interno dell'università". Inoltre stanno preparando un documento con 10 richieste ("stile Guzzanti") da presentare al futuro governo "augurandosi che non sia lo stesso", aggiunge qualcuno dei ribelli.