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Repubblica/Firenze: Corsi di recupero al verde emergenza nelle superiori

Il ministero alle scuole: "I soldi arriveranno"

02/02/2009
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la Repubblica

Non arrivano i finanziamenti del ministero, il 12 febbraio sit-in a Roma
I soldi non ci sono e i corsi di recupero diventano un rebus, ma dal ministero proprio ieri è arrivata una circolare in cui si rassicurano le scuole. Scuole che intanto si organizzano come possono, in qualche caso accorciando la durata del recupero, in altre utilizzando avanzi di cassa. Galleggia nell´emergenza la situazione finanziaria delle scuole medie superiori toscane: il mancato arrivo dei finanziamenti mette in difficoltà la programmazione non soltanto delle lezioni per gli studenti che hanno debiti da recuperare, ma anche più in generale il funzionamento degli istituti stessi. «Il ministero dell´istruzione non ha ancora inviato i fondi di finanziamento ordinario - spiega Gianna Fracassi della segreteria nazionale Flc-Cgil - è una situazione che non potrà andare avanti per molte settimane, ci sono scuole che rischiano l´indebitamento perché hanno le casse vuote». Il 12 febbraio la Cgil ha chiamato a raccolta i dirigenti scolastici per un sit-in a Roma, davanti alla sede del ministero. «I presidi delle scuole fiorentine si riuniranno la prossima settimana per avere un quadro più preciso della situazione» dice Massimo Primerano dell´Associazione nazionale presidi e dirigente del liceo classico Michelangelo. «Le scuole sono in sofferenza» conferma il segretario toscano della Flc-Cgil. Il liceo classico Michelangelo e lo scientifico Castelnuovo sono riusciti comunque, come molte altre scuole a programmare i corsi grazie agli avanzi di cassa, cioè ai fondi rimasti dagli anni passati. Ma non tutte le superiori si trovano in questa situazione: c´è chi ha deciso di avviare le lezioni per tappare le lacune degli allievi con le insufficienze senza avere in cassaforte tutto il fabbisogno e confidando nell´arrivo dei fondi promessi dal ministero. In molte superiori hanno scelto di organizzare corsi non più per materia, ma per area disciplinare perché quest´ultimo sistema permette di arrivare anche alla soglia minima delle 15 ore previste dalla legge spezzettando il recupero su più materie, per esempio su latino e italiano o su l´area matematica-fisica. «Certo se i soldi non arrivano siamo in difficoltà - spiega il preside del Castelnuovo Giuseppe Di Lorenzo - tuttavia con avanzi di cassa noi abbiamo avviato 117 corsi per un totale di 670 ore di lezione, qualcuna addirittura in più rispetto allo scorso anno». Faranno gli scrutini tra il 2 e il 10 febbraio al liceo classico e pedagogico Machiavelli-Capponi: «Valuteremo in quella sede come programmare alcuni corsi di recupero, altri li abbiamo già avviati». Difficoltà vengono segnalate anche in scuole di Lucca e di Grosseto.

Un allarme sul recupero lo lancia anche il senatore Andrea Marcucci del Pd: «Un taglio drastico di 58 milioni di euro su scala nazionale (dai 240 milioni del 2008 agli attuali 182) e ritardi nell´erogazione dei fondi stanno mettendo a rischio i corsi di recupero nelle scuole toscane». Marcucci è il segretario della commissione «Pubblica istruzione e beni culturali» che ha raccolto un appello diffuso nei giorni scorsi dall´associazione dei presidi della Toscana.