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Repubblica-Firenze-Lo "strappo" di chi si nutre di ricerca

IL CASO E' la seconda facoltà per docenti, 700 matricole l'anno, 2mila studenti, e anima i laboratori di Sesto Lo "strappo" di chi si nutre di ricerca Califano "La riform...

15/10/2005
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la Repubblica

IL CASO
E' la seconda facoltà per docenti, 700 matricole l'anno, 2mila studenti, e anima i laboratori di Sesto
Lo "strappo" di chi si nutre di ricerca
Califano "La riforma ci vorrebbe assoggettati all'industria, ha una visione commerciale degli atenei"
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Non c'è sorriso sulla faccia del preside, Paolo Marcellini, il primo, nell'ateneo fiorentino a dimettersi contro il decreto Moratti. "Eccole qua le dimissioni, vede, sono nel mio cassetto assieme a quelle degli altri membri della giunta di facoltà, le stiamo raccogliendo tutte per consegnarle al rettore il giorno in cui il decreto per il riordino della docenza andrà alla Camera". In tutte le battaglie c'è sempre uno a tirare la fila, a fare un salto in avanti, Marcellini appartiene alla categoria di quelli che ne farebbe volentieri a meno: "Non mi ero mai dimesso prima, sono amareggiato e anche un po' preoccupato, ma cosa possiamo fare ancora?" dice sedendosi nel suo studio al terzo piano del polo didattico di viale Morgagni. La paura è quella di restare un'avanguardia: isolati, troppo oltre rispetto alle mediazioni. Parte da qua, da Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, seconda facoltà d'ateneo per numero di docenti (362), 700 matricole all'anno, duemila studenti in tutto, la protesta più dura contro il provvedimento sul riordino della docenza. Lo strappo è qui: "La giunta di facoltà di Scienze - si legge nel documento approvato ieri - mentre procede alla raccolta delle lettere di dimissioni individuali dei propri membri, auspica che nei prossimi giorni le altre componenti universitarie attuino analoghe forme di protesta in modo da presentare congiuntamente le dimissioni in occasione del riavvio dell'esame del disegno di legge alla Camera".
Il giorno prima all'unanimità il consiglio di facoltà aveva espresso solidarietà verso gli studenti per la mobilitazione in atto e invitava rettori e presidi delle facoltà italiane a dimettersi in blocco come estrema forma di protesta. I suoi studenti hanno occupato il Dipartimento di Matematica Ulisse Dini. "Perché questo parte da Scienze? Perché per noi la ricerca è semplicemente pane quotidiano" dice il professor Salvatore Califano, 74 anni mai stanchi, l'uomo che ha inventato il Lens (Laboratorio di eccellenza nello studio della materia) al polo di Sesto, accademico dei Lincei, docente di Chimica a Firenze e prima ancora a Parigi.
Scienze è la facoltà che "abita" i laboratori del polo universitario che stanno a Sesto, quello in cui hanno lavorato tre premi Nobel. E' la facoltà dei geologi, dei biologi della genetica, dei matematici, dei chimici, dei fisici. "Guardi che non è soltanto un problema legato al tempo determinato per i ricercatori - prosegue Califano - è che tutto del provvedimento di legge è pensato su postulati sbagliati, vorrebbero una ricerca assoggettata alla piccola e media industria, hanno una visione commerciale degli atenei". Una mostruosità per uno scienziato come Califano e per quelli che come lui hanno speso una vita nella ricerca di base: "E poi lo scriva, che prospettive danno ai giovani che vorrebbero fare ricerca nelle università? Attireranno i migliori cervelli proponendo un lavoro senza sicurezze?".
(l.m.)