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Repubblica-Firenze-"Mancano duemila insegnanti"

In Toscana il precariato tocca, secondo il sindacato, il 16% tra docenti e il 30% tra il personale tecnico "Mancano duemila insegnanti" Primo giorno in aula, denuncia della Cgil: "S...

16/09/2005
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la Repubblica

In Toscana il precariato tocca, secondo il sindacato, il 16% tra docenti e il 30% tra il personale tecnico
"Mancano duemila insegnanti"

Primo giorno in aula, denuncia della Cgil: "Scuola più povera"
In una classe della Lavagnini 10 su 23 sono stranieri
SERENA WIEDENSTRITT


"Ci vorrebbero almeno 2.000 insegnanti in più nelle scuole toscane per assicurare la proporzione fra docenti e alunni di cinque anni fa, senza considerare come sta cambiando la scuola, quanti bambini stranieri in più ci sono in ogni classe e quale attenzione dovrebbe essere richiesta per le situazioni più delicate, come l'inserimento degli alunni di altre culture e religioni" denuncia la Cgil. Ieri mattina al suono della campanella fra grembiuli stirati di fresco e occhi rossi di chi non ne voleva sapere di lasciare la mamma il primo giorno di scuola una sezione dell'elementare Lavagnini contava 10 alunni stranieri su 23, sui banchi della materna sedevano anche Zi Lu, Ciprian e Carlos, un piccolo spagnolo in Italia da appena due giorni, totalmente digiuno di italiano, mentre alcune mamme nell'atrio a salutare i bambini portavano il velo.
La scuola che è partita ieri in Toscana è una scuola "più povera, più dequalificata e che si muove nell'incertezza di un conflitto istituzionale che oppone il governo e le Regioni". Questo il quadro illustrato dal segretario toscano del comparto scuola della Cgil, Alessandro Pazzaglia, alle prese con una regione che conta "oltre il 16% di precariato nella classe docente e il 30% fra i tecnici e i collaboratori scolastici" e dove "a fronte di un aumento consistente degli iscritti i numeri dei lavoratori della scuola restano invariati rispetto agli scorsi due anni e in diminuzione rispetto a cinque anni fa, con un totale di 2.524 posti di lavoro tagliati, per non parlare dei contratti scaduti da anni". Quanto alle immissioni in ruolo dei precari, "l'annuncio del ministro Moratti nella provincia di Firenze si è tradotto in 84 assunzioni alle superiori per 300 docenti ancora a contratto annuale e in 41 assunzioni a tempo indeterminato fra i collaboratori scolastici mentre sono circa 700 i contratti annuali" spiega Mario Batistini, segretario provinciale della Cgil Scuola di Firenze.
I problemi finanziari delle scuole italiane e toscane, che determinano un abbassamento della qualità della didattica con classi sempre più piene, bambini in età da materna che restano a casa e l'impossibilità di progettare attività e laboratori integrativi, pesano anche sugli enti locali: solo a Firenze il debito delle scuole con il Comune per la tassa sui rifiuti ammonta a 2 milioni di euro e la stessa situazione si ripete dovunque sul territorio. "Per questo per organizzare le prossime iniziative di protesta a sostegno della scuola e contro i tagli e le riforme Moratti cercheremo alleati fra gli enti locali" assicura Pazzaglia.