Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica/Firenze: Per la prima volta tra i banchi il 13% degli alunni è straniero

Repubblica/Firenze: Per la prima volta tra i banchi il 13% degli alunni è straniero

Si fanno strada i nidi aziendali: anche la Regione ne vuole fare uno a Novoli Arrivano le sezioni "primavera" riservate ai bambini di 2-3anni: a settembre 36 posti

18/08/2007
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Superata la soglia del 10%. Nel Quartiere 5 i piccoli cinesi sono il 30 per cento

Sempre più multietnici. Chiuse le iscrizioni all´anno scolastico, Palazzo Vecchio fa due conti e scopre che la percentuale dei bambini e degli alunni stranieri nelle nostre aule è cresciuta ancora. E che per la prima volta la soglia del 10 per cento è ormai superata: le media generale calcolata nella fascia che va dalla scuola dell´infanzia fino alle medie è del 13 per cento di bambini stranieri. In cima i cinesi, che nel Quartiere 5, nella zona nord della città, arrivano ormai alla quota record del 30 per cento, praticamente 1 bambino su 3. Poi rumeni, albanesi, peruviani (in questi anni in forte crescita), marocchini, filippini e paesi dell´est: in tutto sono 53 le cittadinanze registrate nelle scuole fiorentine.
«Non è più l´eccezione, la presenza straniera è la normalità è il futuro - dice l´assessore all´istruzione Daniela Lastri - negli ultimi quattro anni sono stati registrati mille bambini stranieri, un aumento consistente che deve spingerci ad investire sempre più nella scuola». Un aumento evidente soprattutto nelle scuole primarie (elementari), ma non solo. Tra questi ci sono anche i bambini rom? «Vanno a scuola regolarmente, tutti quanti, almeno vanno finchè frequentano le scuole elementari - sostiene Lastri - il problema è semmai quello di trattenerli alle medie». Anche se le scuole dell´obbligo non sono un problema solo per gli stranieri. Anzi, su circa 120 «procedure d´urgenza», i provvedimenti con i quali si richiamano i genitori all´obbligo scolastico per i figli, secondo i dati del Comune, solo 58 riguardano extracomunitari: la maggioranza dei provvedimenti si traduce in un richiamo a famiglie italiane.
Negli asili nidi la percentuale è leggermente inferiore alla media: gli stranieri sono al 12 per cento. Una cifra che la dice lunga sul futuro che ci attende: del resto se la popolazione scolastica è in crescita molto si deve proprio a loro. Anche se, nella crescita della domanda di nidi che Palazzo Vecchio non riesce ancora a contenere, più che l´aumento dei bambini, dice l´assessore Lastri, «incide la maggiore richiesta di aiuto che arriva dalle famiglie». Per questo, accanto al Comune che continua ad investire nella realizzazione di nuovi nidi cominciano a farsi strada anche i nidi aziendali: c´è la richiesta della Regione, che intende realizzarne uno ai piedi dei palazzoni di Novoli, c´è quella della Provincia che vuole farne uno a Palazzo Medici Riccardi riservato ai dipendenti provinciali, quella della Nuova Pignone e anche quella dell´Ente Cassa di Risparmio, che sta pensando di realizzarne uno negli uffici in costruzione nell´area Carapelli a Novoli, a fianco del nuovo palazzo di giustizia.
Approfittando degli stanziamenti messi a disposizione dal ministero dell´istruzione, Palazzo Vecchio ha deciso di aprire da settembre anche due sezioni «primavera». Sezioni riservate ai bambini di 2-3 anni, dirette cioè a coprire l´ultimo anno della fascia nido: una sezione per 18 posti presso il centro giochi «Baloo» di via dell´Agnolo e l´altra, sempre per 18 posti, al centro giochi «Bianconiglio» delle Cascine. «Un´idea del ministero per venire incontro alla domanda crescente di nidi che noi abbiamo deciso di mantenere comunque nell´area della scuola dell´infanzia - spiega l´assessore comunale - e non in quello della materna, come suggeriva l´anticipo dell´ingresso alla materna a 2 anni e mezzo proposto dall´ex ministro Moratti». In sostanza, niente l´anticipo della materna ma ancora una risposta alle richieste di posti nido che Palazzo Vecchio non riesce ad azzerare.
Buone notizie infine per le mense scolastiche: per il momento non sono previsti aumenti delle tariffe, fa sapere l´assessore all´istruzione Lastri. Non sono previsti a settembre e neppure da gennaio in poi. E anzi, con l´arrivo del nuovo anno e i nuovi capitolati d´appalto per le forniture alimentari, la quota dei cibi biologici nelle mense scolastiche fiorentine aumenterà ancora: dall´85 per cento che era, annuncia l´assessore Lastri, arriverà quasi al 90 per cento del totale.
(m.v.)