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Repubblica/firenze: Scuole a rischio pignoramento

Tre milioni di tasse sui rifiuti non pagate

17/11/2007
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la Repubblica

L´assessore Lastri: "Abbiamo rinunciato agli interessi, ora il ministero versi quanto dovuto"
Altri ottocentomila euro di debito sono legati al costo mensa per gli insegnanti

MASSIMO VANNI

Scuole statali, rischio pignoramento per le bollette arretrate dei rifiuti. Le ingiunzioni di pagamento che stanno arrivando da Equitalia, la società pubblica creata per l´accertamento e la riscossione dall´Agenzia delle entrate (51 per cento) e dall´Inps (49 per cento), chiedono conto di anni e anni di importi non pagati. E per le scuole statali fiorentine, già in ginocchio per i continui tagli di spesa, hanno raggiunto un debito insostenibile: quasi 2 milioni di Tarsu, la vecchia tassa sui rifiuti, 1 milione per la Tia, la tariffa introdotta a partire dal 2005. Un totale di 3 milioni di euro dovuti al Comune che grava sulle spalle di 160 plessi scolastici. E che ha fatto scattare l´allarme: «Dobbiamo risolvere al più presto questo paradosso», dice l´assessore all´istruzione Daniela Lastri che ha richiesto l´incontro con il ministro Giuseppe Fioroni dopo aver incontrato i rappresentanti dei dirigenti scolastici.
Solo per la Tarsu alle scuole dell´infanzia, le vecchie materne, si chiede di pagare gli importi dovuti dal 1999 ad oggi, per 251mila euro. Le scuole elementari sono le più indebitate in assoluto: circa 799mila euro è il conto degli importi dovuti. Bollette interamente non pagate che risalgono al 1999, al 2000 e al 2001, mentre per gli anni 2002, 2003 e 2004 gli importi risultano parzialmente versati in quanto «finanziati solo in parte dal ministero». Altri 524mila euro devono essere pagati dalle scuole medie inferiori dal 2001 al 2004. Mentre le medie superiori vantano uno scoperto Tarsu di 443mila euro. Quanto alla Tia, rispetto alle fatture emesse dal Quadrifoglio e ricalcolate poi da Equitalia, restano ancora da pagare 300mila euro per il 2005 e 740mila per il 2006.
«I rimborsi del ministero sono arrivati per lo più a singhiozzo, in qualche caso non sono arrivati affatto e adesso ci troviamo a fronteggiare una vera e propria crisi», spiega l´assessore Lastri. La giunta prima e il consiglio comunale di Palazzo Vecchio dopo hanno anche deciso di andare incontro alle scuole togliendo dagli importi dovuti gli interessi di mora. Ma anche così sono restati 3 milioni di euro: «Abbiamo tolto il calcolo della superficie delle palestre e abbiamo anche introdotto la raccolta differenziata in tutte le scuole della città che, in base al regolamento comunale dei rifiuti, prevede l´abbattimento della parte variabile della tariffa fino al 70 per cento. Più di così però non sappiamo cosa fare», allarga le braccia l´assessore Lastri.
Ci sono circoli scolastici come il 12 (scuole Kassel, Pertini e Villani), il più tartassato della città, che devono pagare ogni anno 50mila euro per i rifiuti. E adesso non possono andare avanti se non arrivano i finanziamenti: «A questo punto tocca al ministero, deve dare alle scuole quello che compete ai Comuni, non c´è altra soluzione: non si deve certo arrivare ai pignoramenti, non voglio neppure sentirne parlare, i trasferimenti di denaro verso le scuole fiorentine devono riprendere in modo regolare», aggiunge l´assessore.
Anche perché, ad aggravare i conti, ci sono anche gli importi non pagati per la mensa degli insegnanti. Fino all´anno scolastico 2003-2004 tutto è stato regolare, riferisce Lastri: i rimborsi di 4.10 euro a pasto sono arrivati puntuali. L´anno seguente però il ministero ha ridotto unilateralmente il costo a 3,43 euro, poi a 1,43. Quindi ha azzerato tutto. E adesso il totale dovuto dalle scuole ammonta a 877mila euro, che va ad aggiungersi i 3 milioni di bollette rifiuti. Cosa risponde il ministero? «Stiamo aspettando l´incontro con il ministro, contiamo di ottenerlo la prossima settimana», dice l´assessore all´istruzione dopo aver incontrato, in rappresentanza dei dirigenti scolastici, Doriano Bizzarri e Federico Marucelli della Cgil e Alessandro Marinelli della Cisl.