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Repubblica/Firenze: "Spero che il ricambio porti entusiasmo e nuova didattica"

"La sfida è trovare il modo di dare stimoli a ragazzi che hanno tutto"

10/03/2007
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la Repubblica

Laura Virdia, docente precaria di lingua e letteratura spagnola

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«Io ci spero, in un posto fisso». Laura Virdia, ha 45 anni, sposata, due figli, è docente di lingua e letteratura spagnola. E´ un´insegnante precaria con una storia un po´ particolare. «Prima avevo una cattedra di italiano nelle scuole per gli stranieri: sempre contratti a termine, magari meglio retribuiti, ma col patema del "me lo rinnoveranno anche l´anno prossimo"? Così adesso sto inseguendo l´abilitazione per entrare in maniera stabile nella scuola e insegnare spagnolo».
Cosa porterà a suo avviso questa ondata di avvicendamenti sulle cattedre?
«Spero che porti un rinnovato entusiasmo, io ne ho molto e ce l´hanno tutti quelli che cominciano qualcosa di nuovo. Potrebbe anche portare nuovi metodi didattici, io cerco di coinvolgere il più possibile i ragazzi sforzandomi di utilizzare i loro linguaggi, per esempio la musica e i video. Va detto che la materia che insegno, lingua spagnola, si presta a queste applicazioni».
Bullismo e indisciplina: non teme questi adolescenti?
«No. Non credo che per gli insegnanti siano questi i grossi problemi».
Allora quali sono?
«La sfida è trovare le chiavi per coinvolgere i ragazzi, per farli appassionare a qualcosa. E´ una generazione che ha molti stimoli, una bassa soglia di attenzione e spesso tutto sembra per loro scontato. Bisogna recuperare le motivazioni e provare a seminare, a dare spunti».
Faccia un esempio.
«In questo momento mi trovo a Salamanca, con i ragazzi della scuola in cui insegno. Siamo qui a fare un corso di lingua. Gli scambi culturali, il viaggiare, lo scriversi via e-mail, entrare in contatto e stringere amicizie con ragazzi spagnoli aiuta i nostri a conoscere la lingua in maniera divertente».
(l.m.)