Repubblica-Firenze-Università in sciopero contro la Moratti

CGIL-CISL-UIL
Università in sciopero contro la Moratti
SIMONA POLI

IL 2 marzo si ferma l'università di Firenze per lo sciopero nazionale proclamato da Cgil, Cisl e Uil e altre sigle sindacali e associazioni del personale docente, che protestano contro il disegno di legge del ministro Moratti che trasforma il contratto dei ricercatori in assunzione a tempo determinato (andrà in aula la prossima settimana) e chiedono l'immediato ripristino dei concorsi. "In questo modo il governo prevede la precarizzazione della docenza universitaria", dice il segretario della Flc-Cgil università Moreno Verdi. "E davvero non se ne sente il bisogno visto che solo nell'ateneo fiorentino si contano circa 2000 precari tra docenti e personale amministrativo". All'inizio di gennaio, subito dopo l'approvazione della Finanziaria, Letizia Moratti ha inviato alle università una circolare in cui blocca i concorsi. "La circolare va immediatamente ritirata - dice ancora Verdi - non solo per una questione di merito ma anche di metodo, visto che contraddice il principio dell'autonomia universitaria. Comunque il provvedimento è inaccettabile".
La protesta nazionale in un primo tempo doveva avere la massima espressione in una manifestazione concentrata a Roma. I sindacati però hanno preferito spargere le iniziative in tutte le regioni, per sollecitare l'attenzione generale sul problema dei precari. A Firenze la mattina del 2 marzo da piazza San Marco partirà un corteo in cui sfileranno docenti, lettori, studenti e una delegazione del personale tecnico-amministrativo dell'università di Firenze, dove lavorano 750 ricercatori, 750 ordinari e 750 associati.