Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica: Gelmini: avvio anno scolastico regolare ma i precari non fermano la protesta

Repubblica: Gelmini: avvio anno scolastico regolare ma i precari non fermano la protesta

L´opposizione invita i prof a disertare il primo giorno di lezioni

07/09/2009
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Paolo Ferrero, Rifondazione, dal presidio di Milano chiede le dimissioni del ministro

ROMA - Alla vigila del nuovo anno scolastico 2009/2010 non si placa la protesta, in particolare a Roma e Milano, dei prof precari e del personale non docente che rischiano di rimanere senza lavoro, con mobilitazioni e sostegno da parte di sindacati, studenti e opposizione. Anche se il ministro Gelmini assicura che con i «precari non c´è alcuna guerra», anzi c´è una «solidarietà concreta con i fatti». E da Cernobbio, la titolare di Viale Trastevere rassicura le famiglie: «Credo che l´anno scolastico partirà in modo regolare», con alcune novità come il maestro prevalente nelle prime classi delle elementari.
Ma la mobilitazione non si ferma. Si moltiplicano le iniziative, spontanee o organizzate da sindacati e forze politiche, per chiedere che nessuno rimanga senza lavoro, dal presidio di Milano con Paolo Ferrero di Rifondazione che chiede le dimissioni del ministro Gelmini, alle proteste all´Ufficio scolastico regionale di Roma, dalla Campania alla Sicilia: «Non c´è nessuna guerra - ha spiegato il ministro - c´è un disagio sociale legittimo di cui il governo ha il massimo rispetto e che sta lavorando per risolvere». Già annunciata, e dovrebbe essere varata al più presto dal Cdm che l´ha già valutata positivamente, la proposta di un´indennità di disoccupazione per chi non avrà le supplenze annuali, con corsie preferenziali per le supplenze brevi e progetti speciali.
Ma dall´opposizione arriva un appello a «tutti gli insegnanti di tutti gli ordini scolastici per disertare il primo giorno di scuola e portare con questo gesto la solidarietà alle migliaia di loro colleghi che attraverso una legge truffa li ha privati del lavoro». Secondo Stefano Pedica (Idv) si tratta di «una disobbedienza che porterebbe a trovare una soluzione concreta entro questo mese e a non dimenticare questo dramma che vedrà compromettere una entrata che dava, anche se da precari, una dignità economica mensile. La Gelmini ha dimostrato di non avere nè sensibilità nè amore per chi lavora, ha concluso Pedica.