Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica: Gelmini: maturità con i test servono criteri più oggettivi

Repubblica: Gelmini: maturità con i test servono criteri più oggettivi

Il ministro: basta con la discrezionalità. E promette un bonus economico per le private

19/06/2009
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

MARIO REGGIO

ROMA - «Ho intenzione di introdurre la prova dell´Istituto nazionale di valutazione, affrontata dai 570 mila studenti della terza media, anche all´esame di maturità del prossimo anno». Il ministro Maria Stella Gelmini sembra un fiume in piena. E annuncia: «È necessario un aiuto economico alle famiglie, approvato da alcuni anni dalla Regione Lombardia, che decidono di mandare i figli a studiare nelle scuole paritarie».
La prova per gli studenti della terza media prevedeva due ore di tempo per affrontare due temi: uno di italiano, l´altro di matematica. Il primo con l´obiettivo di sondare la capacità di lettura e comprensione di un testo di Dino Buzzati. Il secondo la conoscenza del programma e geometria svolto nell´ultimo anno. Tutto attraverso test e quiz a risposta aperta o multipla. Una metodologia già in uso da anni in tutti i Paesi europei. Questo metodo, sostiene la Gelmini, consente una valutazione più oggettiva, meno legata alla discrezionalità dei docenti.
Ma l´idea che ha scatenato le reazioni più dure è stata quella del finanziamento alle famiglie che decidono di mandare i figli a studiare nelle scuole non statali. Quanto costerebbe un´operazione del genere? Il parametro lo fornisce la Regione Lombardia: 44 milioni di euro lo scorso anno, dopo aver introdotto in tetto di reddito familiare sotto ai 47 mila di euro l´anno. Immediate le polemiche. A partire dalla Cgil: «Da mesi sosteniamo che l´obiettivo vero del ministro Gelmini è distruggere la scuola pubblica per far posto alle private. Finalmente si ammette che avevamo ragione», dice Mimmo Pantaleo, segretario generale del sindacato: «Le risorse da dare alle scuole paritarie sarebbero recuperate dai tagli alle scuole pubbliche, violentando la Costituzione».

var _rsCI="kataweb-it"; var _rsCG="0"; var _rsDN="//secure-it.imrworldwide.com/"; var _rsCC=0; var _rsIP=1;