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Repubblica-genova-Buono scuola, parte la battaglia depositato ieri il referendum

Guzzonato: "Raccoglieremo le firme necessarie" l'iniziativa Buono scuola, parte la battaglia depositato ieri il referendum Un referendum per affondare il "buono scuola". Cinquantamila firme...

30/05/2002
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la Repubblica

Guzzonato: "Raccoglieremo le firme necessarie" l'iniziativa
Buono scuola, parte la battaglia depositato ieri il referendum

Un referendum per affondare il "buono scuola". Cinquantamila firme per difendere "la scuola di tutti" e poco più di tre mesi di tempo per metterle insieme. Una sfida che la Genova dei comitati e delle associazioni, delle cooperative e dei sindacati raccoglie senza esitazioni. "E' un impegno enorme dice Mauro Guzzonato, segretario regionale della Cgil Ma siamo sicuri che il 30 settembre le firme ci saranno e, nella primavera del 2003, si potrà votare per decidere l'abrogazione dei buoni scuola". Il quesito referendario è stato depositato ieri mattina negli uffici della Presidenza regionale e, fra cinque giorni, si saprà se è stato dichiarato legittimo. Se verrà accolto e non sembrano esistere appigli giuridici per respingerlo - la settimana prossima partirà in tutta la Liguria la raccolta delle sottoscrizioni: all'uscita di ogni scuola, per le strade, nelle feste di paese ci saranno i banchetti dove si potrà firmare per la promozione del referendum. L'iniziativa è voluta dai comitati degli insegnanti, dei genitori e degli studenti, dalle associazioni e dal Forum dei Saperi, con il sostegno dei Sindacati confederati, dei Cobas, di Rifondazione Comunista, Ds e Sdi. Le firme dei promotori portavoce di un movimento che coinvolge la maggior parte di chi frequenta la scuola statale sono quelle di Mauro Guzzonato, Piero Sarolli, Patrizia Poselli, Moreno Veschi, Marco Scanavini, Matteo Balbo, Marina Martignone, Anna Clerici e Fabio Morchio. "E' un argomento importante che interessa tutte le famiglie aggiunge Piero Sarolli per questo crediamo che non sarà impossibile raccogliere le firme anche se sta arrivando l'estate". La presentazione del referendum rilancia intanto l'infuocato dibattito sul diritto allo studio. "La giunta Biasotti ha aumentato le spese di rappresentanza di un miliardo e mezzo di vecchie lire conclude Guzzonato mentre per le strutture scolastiche non ha aggiunto una lira. L'unica "manovra" è stato il trasferimento dei fondi per le borse di studio universitarie ai famigerati buoni scuola".
(stefania giara