Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica/Genova: Istituti tecnici, l´ecatombe degli stranieri

Repubblica/Genova: Istituti tecnici, l´ecatombe degli stranieri

Percentuali altissime di immigrati tra i bocciati. In alcune classi rappresentanza azzerata

24/06/2009
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

La scuola che cambia

Al Meucci 49 respinti su 90 hanno cognomi non italiani, meglio al Gastaldi
Martinez, Garcia, Alvarado, Rodriguez. Tra i respinti impazza lo spagnolo

GIUSEPPE FILETTO

I loro cognomi sono quasi tutti ispanici: Martinez, Garcia, Alvarado, Rodriguez. Tra loro c´è qualche Hilavovic o Ruzdhi, di origine balcanica o rumena. Rarissimi i Mohamed, nordafricani. Stessa sorte per tutti. Sono "caduti" come birilli, uno dopo l´altro, falcidiati dagli scrutini finali. Intere classi decimate e in alcune dal prossimo anno scolastico sparirà la presenza degli alunni extracomunitari. Soprattutto nelle prime classi.
Al commerciale-professionale Vittorio Emanuele-Ruffini su 73 studenti iscritti, figli di immigrati, si contano 24 bocciati, altrettanti ritirati durante l´anno, diciotto "rimandati" a settembre e soltanto 6 promossi alla classe successiva. Inoltre, gli studenti non italiani che non sono riusciti a raggiungere l´esame di Stato sono 9.
Sono cifre che da qualche giorno fanno parte del "Caso-Genova", della città che conta tra i suoi residenti circa 30 mila immigrati. Sono i numeri ufficiali che ieri la vicepreside, Penelope Tigani, è riuscita a sintetizzare. «Rappresentano più del 50% di non promossi - commenta il preside, Nicolò Scialfa - questa è la conseguenza di una scuola che non sa aiutare i più deboli, i figli degli immigrati e dei genitori italiani che, comunque, sono culturalmente non strutturati». Parlano i numeri: nelle prime classi sono 238 gli iscritti e di questi ne sono stati respinti 133, pari al 56%.
Già, se da una parte il decreto-Gelmini in generale ha spinto i professori a trasformare qualche lieve insufficienza in "sei rosso" (quindi a promuovere), dall´altra gli alunni più deboli, con voti scarsissimi e nelle condizioni di non poter essere aiutati, sono stati trascinati in basso. In termini di bocciature paga l´utenza delle scuole tecniche e professionali. Soffrono i quartieri di periferia.
Tanto che al professionale Meucci di Marassi sui quadri esposti nell´atrio di via Dei Platani si leggono 49 cognomi stranieri tra il totale di 90 respinti, più del 20% dell´intera popolazione scolastica, composta da circa 500 studenti. C´è di più: nelle prime classi risultano 33 extracomunitari bocciati su 55. Agli esami di qualifica soltanto uno studente non ce l´ha fatta, e si tratta di un ragazzo di altra nazionalità.
A titolo di esempio una classe campione del Meucci, la prima "B" Elettronica: sette stranieri su 12 non ammessi alla classe successiva, cinque su quattordici rimandati, soltanto due promossi, anche loro immigrati.
Altro campione, la seconda "A" Meccanici: dei quattro bocciati, tre sono sudamericani; su cinque rimandati, due sono stranieri, ma anche i cinque promossi non sono italiani. Segno che in questa scuola ormai il 75 per cento dell´utenza ha origini dell´Ecuador, Albania, Romania e del Nord Africa.
Un po´ meglio, ma sempre critica, la situazione al Chimico Gastaldi di via Dino Col. Su 73 bocciati, 18 sono stranieri, concentrati in prima e in seconda. In prima "A" si contano sei extracomunitari su un totale di 8 respinti e 4 su 11 con il giudizio sospeso fino a settembre, quando dovranno recuperare il "debito formativo".
La scure si abbatte sui professionali per l´industria e l´artigianato, per il commercio e per le attività alberghiere, sugli istituti tecnici industriali e per ragionieri. Dove si concentra l´utenza che "obbedisce" all´obbligo scolastico, ma che forse preferirebbe trovare un posto di lavoro. Anche se all´alberghiero Bergese di Sestri Ponente (qui da qualche anno operano i mediatori culturali e gli orientatori) il preside Dante Taccani assicura che, in generale, quest´anno la percentuale di bocciati è calata: novanta su un totale di 720 alunni; quasi inesistente al serale. «E tra gli studenti extracomunitari - precisa il preside - non è aumentata la selezione, che, purtroppo, ormai è diventata storica».