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Repubblica/Genova: Lo Stato non paga, scuole al verde

I presidi si autoconvocano: "Dichiariamo fallimento" Decine di migliaia di euro di credito con il Ministero dell´Istruzione. E neppure un centesimo per pagare le ore di supplenza

31/01/2010
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la Repubblica

GIUSEPPE FILETTO

Indebitati con le aziende che forniscono servizi e manutenzione, con i conti in rosso con le banche; con le casse prosciugate e in condizioni di non poter pagare più una sola ora di supplenza, ma in credito di decine di migliaia di euro con il Ministero dell´Istruzione. «Posso dire con certezza che tutte le scuole statali, a maggior ragione quelle materne, elementari e medie, devono ricevere dai 100 mila ai 200 mila euro dallo Stato - assicura il direttore Giacomo Buonopane, che a Sestri Ponente guida tre scuole elementari, altrettante materne e una media, per un totale di 1.134 alunni - devono pagarci tutto ciò che ci spetta dal 2009, ma anche gli anni 2006 e 2008; soltanto il 2007 è stato saldato. Siamo sul lastrico».
La conferenza di servizio autoconvocata per martedì prossimo è una sorta di sollevazione: i 200 dirigenti scolastici (un tempo si chiamavano presidi e direttori didattici) si vedranno allo scientifico Cassini. Invitata la direttrice dell´Ufficio Scolastico Provinciale (l´ex Provveditorato agli Studi), Sara Pagano, e con lei i funzionari che si occupano del Settore Risorse Finanziarie. Ordine del giorno monotematico, tradotto in parole povere: la dichiarazione di fallimento finanziario delle scuole dello Stato.
Al Cassini ciascun capo d´istituto presenterà suo libro rosso dei conti, simile a quelli di tutte le scuole della provincia di Genova. Su questa spinta il consiglio provinciale martedì scorso ha votato un ordine del giorno molto pesante per il Ministro dell´Istruzione, Maria Stella Gelimini, ed imbarazzante per tutto il centrodestra. I consiglieri Federico Campanella (Ulivo), Maria Teresa Poggi (Pd) e Alberto Corradi di Sinistra e Libertà hanno presentato una mozione di biasimo e di protesta, approvata con il voto di tutta la maggioranza e l´astensione di Pdl e Lista Biasotti.
Campanella, che è anche il genitore di un ragazzino che frequenta la media Don Milani-Colombo, ha presentato la lista dei crediti della scuola, per circa 80 mila euro, ed ha saputo dal preside, Paolo Cortigiani, che non è più in grado di pagare una sola ora di supplenza temporanea. Maria Teresa Poggi, che è anche docente di Matematica e Fisica al liceo Mazzini di Sampierdarena, illustra la gravissima situazione: «La segretaria amministrativa mi ha detto che nelle casse della scuola non c´è neppure un centesimo, tanto che non è più nelle condizioni di comprare la carta e di far aggiustare i computer rotti». Medesima situazione lamentata dal consigliere Corradi, che è anche un professore, peraltro precario.
Buonopane e Cortigiani dicono di avere raschiato il fondo del barile, già speso le risorse che provengono dal contributo delle famiglie: l´ormai consueta rata che ogni studente paga ogni anno e che varia da scuola a scuola, ma che si aggira sui 50 euro.
La mozione, votata in Provincia, impegna il presidente, Alessandro Repetto, e in particolare l´assessore alle Scuole, Francesco De Simone, "ad attivare tutte le azioni possibili, per quanto di competenza, affinché l´amministrazione scolastica centrale provveda a sanare la propria posizione debitoria nei confronti delle scuole statali".