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Repubblica-Genova-Medie, iscrizioni al buio orari e materie sono un mistero

Pagina VII - Genova L'OFFERTA LA CERTEZZA LE LINGUE LE GARANZIE Nessuno sa ancora quanti insegnanti avrà a disposizione: insegnamenti opzionali a rischio ...

01/02/2006
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la Repubblica

Pagina VII - Genova
L'OFFERTA
LA CERTEZZA
LE LINGUE
LE GARANZIE
Nessuno sa ancora quanti insegnanti avrà a disposizione: insegnamenti opzionali a rischio
Medie, iscrizioni al buio orari e materie sono un mistero
Seimila in attesa, ma gli istituti non hanno risposte
Valutare è sempre più difficile: addio all'istinto, i criteri sono ancora più contorti. E spesso si rischia di prendere un granchio
GIUSEPPE FILETTO


ISCRIZIONI al buio nelle scuole medie. Cosa e quali materie studieranno i ragazzi? Quante ore faranno e quanti pomeriggi di rientro avranno i circa seimila studenti che a giugno lasceranno le scuole elementari e si sono già iscritti alla prima media? Chi potrà frequentare il bilinguismo, chi le attività di informatica e di musica? Quanti rientri pomeridiani avranno? "Al cento per cento nessuno di noi presidi lo sa - ammette Paolo Cortigiani, capo di istituto alla Don Milani-Colombo - almeno fino a quando non avremo in mano il decreto del direttore scolastico regionale, che ci dirà qual è il monte ore e quali sono gli organici, cioè quanti insegnanti avremo e di conseguenza quali saranno le ore e le attività opzionali da destinare alle classi".
La protesta delle famiglie, però, monta. Anche se per ora è silente. In attesa delle elezioni politiche che potrebbero ribaltare il Governo di centrodestra e spazzare via anche la Riforma-Moratti, peraltro respinta e bloccata dai presidenti delle Regioni durante la Conferenza Stato-Regioni. Genitori, insegnanti e presidi sono in fermento, in attesa, quantomeno, di circolari esplicative. "La cosa poco chiara è appunto questa - dice Carla Barzaghi, capo di istituto a Bolzaneto - : le circolari attuative arrivano dopo le iscrizioni e, nel frattempo, le scelte fatte in prima media saranno obbligate nelle superiori".
Iscrizioni senza certezze e, paradossalmente, con il futuro ipotecato. Già, perché stando alla riforma del ministro Letizia Moratti, le indicazioni espresse in prima media, per esempio da chi ha deciso di fare il bilinguismo, dovranno essere riconfermate anche nella scuola superiore. Viceversa, chi non ha scelto le due lingue (per esempio inglese e francese) oppure chi non le ha potuto avere perché in quella scuola non ci sono risorse tali da sostenerle, nel suo futuro scolastico non ci saranno contemporaneamente, ma soltanto l'una o l'altra. "Infatti, nel modulo di iscrizione abbiamo spiegato alle famiglie che la nostra offerta è condizionata da quello che sarà l'organico", precisa Cortigiani. "Purtroppo, c'è una fumosità da parte dell'attuale tentativo di rinnovo del sistema scolastico - rincara la dose Nadia Culotta, preside della Centurione di Sestri Ponente - . Tuttavia, mi aspettavo più proteste e tentativi di chiarimenti da parte dei genitori, invece hanno capito e sono stati comprensivi".
Tuttavia, la scuola deve poter dire "io ti offro questo", ripete Carla Barzaghi, "ogni scuola deve poter dare il cosiddetto Pof (Piano dell'offerta formativa), con un orario obbligatorio ed uno facoltativo". Come la stessa riforma prevede. Ventinove ore obbligatorie per tutti, quattro, a scelta dei ragazzi, per la seconda lingua, l'informatica, la musica, i vari laboratori. Tutte cose in più, ma che nella scuola di Stato ciascun cittadino deve poter avere la possibilità di usufruirne.
Così non è. "Ho detto ai genitori se avrò i soldi ve li potrò dare, ma non lo posso dire oggi", precisa Carla Barzaghi. "Ciascuna scuola potrà saperlo solo ad aprile, quando avrà gli organici di diritto - aggiunge Paolo Cortigiani - e ancora più dettagliatamente ad agosto, quando sarà stabilito l'organico di fatto".
Non è così per Santo Del Dio, presidente regionale dell'Associazione Nazionale Presidi: "Il Ministro dell'Istruzione ha già confermato per il prossimo anno scolastico le ore esistenti nell'anno in corso, quindi i capi di istituto sanno quali sono le loro risorse. Con i collegi dei docenti avrebbero dovuto stabilire le ore facoltativo-opzionali". Del Dio, che è anche preside della media Durazzo, assicura che ai genitori dei ragazzi che andranno nella sua scuola ha detto che sulla base del suo organico garantirà "ventinove ore a tutti, ad alcuni 33, peraltro specificando cosa faranno dalla ventinovesima ora alla trentatreesima".