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Repubblica/Genova: Scuola, anche Pinocchio contro la Gelmini

Istituti listati a lutto, cortei, volantinaggi. E alla Daneo va in scena la fiaba

16/09/2008
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la Repubblica

Insegnanti in piazza fino in via Assarotti per replicare al direttore Massara: "No ad aumenti sulla pelle dei licenziati"
GIUSEPPE FILETTO

Scuole listate a lutto, maestre travestite da maghe che trasformano i bambini in asini, insegnanti con t-shirt disegnate a denunciare la fine della scuola pubblica. Il primo giorno di scuola, già prima delle 8, inizia sotto il segno della protesta e nel pomeriggio sfocia in un raduno in piazza De Ferrari, si trasforma in un corteo spontaneo che raccoglie un migliaio di persone. Dalle 15 e fino alle 18 il centro città diventa un serpente di insegnanti, genitori e bambini che sfila da piazza Dante a via Fieschi, poi risale via XX Settembre, via Roma, fino in via Assarotti, per placarsi sotto le finestre della Direzione Scolastica Regionale. «Vorremmo dare una risposta al direttore regionale, Attilio Massara, che afferma che con la riforma ci guadagneranno gli stipendi degli insegnanti - dice il maestro Marco Scannavini - noi diciamo che non è concepibile che si possa avere un aumento di stipendio sulla pelle dei colleghi licenziati».
Nelle stesse ore anche a Savona, nei pressi della sede dell´Ufficio Scolastico Provinciale, una manifestazione spontanea di insegnanti, per la maggior parte precari (ma c´erano anche queli di ruolo ed anche qualche genitore) riempie via Trilussa. Il tamtam è stato diffuso attraverso i messaggini telefonici, scambiati tra colleghi.
La giornata, annunciata difficile dai sindacati confederali, dallo Snals e dai Cobas che contestano la Riforma-Gelmini, diventa perfino rovente. In diverse scuole sono partite iniziative spontanee. Alla elementare "Anna Frank" di Marassi il personale scolastico ha appeso striscioni e lenzuola alle inferriate contro il maestro unico e accolto gli alunni indossando magliette bianche con le scritte "No ai tagli", "Più scuola pubblica per tutti". Alle mamme ed ai papà è stato consegnato il testo della mozione approvata negli scorsi giorni dal collegio docenti. Circa centoventi genitori hanno sottoscritto un documento di protesta nei confronti del "Decreto-Gelmini" e si sono impegnati a partecipare alle iniziative di zona, cittadine e nazionali che si stanno organizzando quasi ovunque.
Alla elementare "Daneo" del Centro Storico i maestri hanno inscenato la fiaba di Pinocchio e Lucignolo, i due personaggi di Collodi che abbandonano la scuola e nel Paese del Bengodi ad entrambi spuntano le orecchie da asini; alla "Borsi" di Quezzi è stato effettuato un volantinaggio prima dell´ingresso in aula dei bambini; in alcune scuole di Sestri Ponente gli insegnanti sono entrati con la fascia nera al braccio.
Tutti a contrastare la riforma e difendere invece il modello organizzativo sperimentato e consolidato da anni: i due maestri su una classe a tempo pieno, i tre che ruotano su due classi a tempo prolungato (il modulo). Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, denunciano la pericolosità delle scelte governative, che secondo loro "precludono ad una diminuzione della qualità e della quantità dell´offerta scolastica e formativa"; si impegnano a mettere in campo ogni possibile iniziativa. In proposito il Coordinamento Precari annuncia azioni più incisive, che potrebbero portare al blocco di alcune scuole già prima dello sciopero generale indetto per il 17 ottobre. Intanto, il circolo didattico Maddalena (oltre la Daneo raggruppa la "Giano-Grillo" e la "De Scalzi) promette di boicottare il Festival della Scienza.