Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica/Genova: Scuola, tempo pieno a rischio

Repubblica/Genova: Scuola, tempo pieno a rischio

Partenza a handicap in Liguria: mancano insegnanti e bidelli

11/09/2007
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Il grido d´allarme dei sindacati "Su 96 posti in più chiesti per le elementari ne sono coperti solo 32"
"C´è la possibilità che una classe possa vedere anche tre supplenti prima del docente definitivo"
GIUSEPPE FILETTO

L´allarme arriva dai numeri: novantasei posti aggiuntivi chiesti dai direttori delle scuole elementari della Liguria e soltanto 32 deroghe concesse dal ministero dell´Istruzione; tredici insegnanti chiesti dalla scuola dell´infanzia e zero deroghe; a Genova servirebbero 90 bidelli in più, ne sono stati accordati solo 40. «Temo che in queste condizioni in qualche scuola non si riesca a garantire il tempo pieno e il tempo prolungato», lamenta Paolo Quatrida, ieri all´uscita da una riunione per la contrattazione in via Assarotti. Così, molte scuole, per assicurare il servizio a tutte le classi, ragionano sulla riduzione dell´orario da 40 a 38 ore.
È un anno scolastico come tanti visti finora, quello che sta per cominciare. Anzi, che per alcuni istituti professionali è già iniziato da una settimana e per altre scuole ieri. Un anno scolastico con "l´invito" del ministro Beppe Fioroni alle Direzioni Scolastiche a "non sforare gli organici e il numero dei posti autorizzati". «E si sa - ripete Quatrida - cosa intende per invito del Ministero... ».
Non bastano le restrizioni imposte da Roma e recepite da via Assarotti: nella scuola dell´obbligo si ha il problema della copertura dei posti di sostegno e degli spezzoni di ore sui quali occorre ancora nominare i supplenti. «Checché ne dica la Direzione Scolastica Regionale, anche quest´anno si inizia con gli organici incompleti ed a novembre avremo lo stesso balletto di nomine del 2006», lamenta la Cgil-Scuola. Ancora i numeri a raccontare: più di 240 posti di sostegno ancora da coprire ed una miriade di spezzoni di ore, di altre materie comuni, che non si possono contare. Sono in mano ai presidi, che dovranno tamponare con i supplenti attinti dalle graduatorie provvisorie. «Ma dovranno rifare i decreti di nomina quando a novembre saranno pronte le graduatorie definitive - aggiunge Gianni Manuzio della Cisl - mettendo in crisi la continuità didattica del personale. Una classe potrà vedere tre supplenti prima del docente definitivo». C´è di più: i capi di istituto dovranno nominare insegnanti di sostegno ai portatori di handicap presi dalle graduatorie di matematica, italiano, musica, educazione fisica, scienze ed da tutte le altre. Un giro di valzer, peraltro stonato, che negli scorsi giorni ha costretto il direttore scolastico regionale, Attilio Massara, ad allargare le braccia: «Quello del sostegno è un problema di tutta Italia, non solo di Genova. Mancano i docenti specializzati». Un paradosso, solo la provincia di Genova conta oltre settemila aspiranti, di vario genere, ad un posto nella scuola.