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Repubblica-Genova-Trecento insegnanti in coda ma spuntano i vice-supplenti

Pagina IX - Genova Prima giornata di nomine dei maestri, ma i laureati potranno scavalcarli Trecento insegnanti in coda ma spuntano i vice-supplenti Dure proteste dei docen...

31/08/2004
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la Repubblica

Pagina IX - Genova
Prima giornata di nomine dei maestri, ma i laureati potranno scavalcarli
Trecento insegnanti in coda ma spuntano i vice-supplenti
Dure proteste dei docenti: "Lavoro in classe da dieci anni e adesso un ragazzino qualsiasi può rubarmi la cattedra"
MONICA CORBELLINI


Qualunque cosa potesse sembrare il gran bailamme di ieri alle 10 nell'Auditorium del Liceo Cassini, si trattava solo della prima giornata di nomine dei maestri supplenti per l'anno scolastico 2004-2005. "Siamo persone civili, fate silenzio!": con queste parole si cercava di mettere un po' d'ordine e di calmare spiriti già bollenti. A neanche metà mattina si è rischiato il primo e clamoroso impasse, quasi un "ammutinamento" dei 318 convocati. Dopo la nomina di circa 25 supplenti sul sostegno si doveva passare alle nomine della "scuola comune", cioè dei semplici maestri. Ma è scoppiata furente la polemica: i posti di sostegno necessari sono molti di più, la decisione è di delegare tutto ai singoli istituti, cioè lasciare che i dirigenti scolastici chiamino i supplenti a scuola iniziata in base alle loro necessità. Ma c'è un punto spinoso che infiamma gli animi già esasperati: quest'anno le graduatorie di circolo e d'istituto sono aperte sino al 10 settembre, sino a quella data ci si può iscrivere, cosa che sta accadendo per esempio ai neo laureati della nuova "Scienze della formazione primaria", titolo che da solo per fare l'insegnante di sostegno vale più di tutto il resto. Dura lex sed lex: in tanti, che da molti anni fanno i maestri di sostegno, si troveranno superati e rischiano di non lavorare. "Non resta che prendere l'incarico su scuola comune", è il suggerimento che viene saggiamente dall'alto, "sappiate che in tutto questo si sta cercando di fare l'interesse di tutti", quasi consolatorio dice un sindacalista. La legge è dura da digerire, le proteste diventano incontrollabili e la commissione si ritira. Per cinque minuti via libera ai comizi estemporanei dei precari scontenti: "Uno che ha fatto sostegno per dieci anni avrà più esperienza di un neo laureato?", "E la continuità didattica dove la mettiamo?"; "Ma perché anche loro non fanno la gavetta di tanti anni di attesa come abbiamo fatto noi?". Rientra la commissione e la decisione è irrevocabile: si va avanti, chi non accetta la nomina vedrà di cavarsela in altro modo. Intanto sull'altro fronte, l'istituto Firpo ? Buonarroti dove si fanno le nomine supplenze per le medie e le superiori, i lavori procedono con lungaggini ma senza intoppi, l'atmosfera è di routine. Rischia di essere giornata campale quella odierna: all'appello i convocati delle materie letterarie, tra prof. di lettere alle medie e alle superiori, di latino-greco e di italiano-latino, la distribuzione e la scelta non sarà facile, in molti casi le stesse persone hanno possibilità di scegliere su più fronti. La variabile "caos" spesso si innesca sull'indecisione, o sul valutare al meglio in base a quelli che sacrosantamente ognuno vorrebbe fare: i propri interessi.