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Repubblica/Genova: Tutti in classe per protesta addio Festival della Scienza

Stop alle attività aggiuntive, nelle scuole primarie della Provincia

04/10/2008
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la Repubblica

Appello di Luca Borzani: chiudendovi nelle scuole fate ciò che la Gelmini vuole: non private i bambini delle opportunità che Genova sa offrire

MICHELA BOMPANI

Stop alle attività aggiuntive, nelle scuole primarie della Provincia. Ovvero, fino a fine ottobre (quando si conoscerà la sorte del decreto Gelmini), nessuna "uscita culturale" degli alunni: niente Festival della Scienza, niente visite e laboratori didattici nei musei cittadini, niente teatro, cancellati anche i viaggi d´istruzione già previsti.
A cercare di gestire l´incendio arriva il presidente della Fondazione per la cultura, Luca Borzani: «Chiudendovi nelle scuole - dice - fate proprio ciò che la Gelmini vuole: non private i bambini di opportunità che Genova, con difficoltà, cerca di offrire. La scuola è un segmento portante del sistema cultura, dunque della città: sarà la città, dunque, a farsi carico di questo problema della scuola. Organizziamo una giornata, a Palazzo Ducale, in cui tutto il mondo della scuola abbia voce». Si unisce anche l´assessore comunale alla Cultura, Andrea Ranieri: «Questa città ha saputo più di altre disegnare un percorso educativo ampio, boicottare questa eccellenza dove porta? Facciamo invece una battaglia contro il ministro Gelmini, stringiamo un´alleanza scuola-città. Sì alla giornata dedicata alla scuola».
Dalla Valpolcevera a Sestri Ponente, da Prà al Centro storico, dal Lagaccio a Voltri, la protesta anti-Gelmini degli insegnanti sta montando compatta e cresce inarrestabile come la marea, allargandosi alla Val Bisagno e al Levante e, a parte qualche caso isolato, è convintamente appoggiata dai genitori.
«Dal 3 settembre è stato dichiarato lo stato di agitazione - spiega Paolo Quattrida, Flc-Cgil - dunque nessun docente svolge anche un solo minuto oltre l´orario previsto: non si fa straordinario che non può essere né recuperato, né retribuito. Non vogliamo fare la guerra alle iniziative culturali della città, soltanto dobbiamo fare capire alla società come sarà la scuola se la manovra Gelmini passerà». Quattrida - e a lui, per ora, si aggiungono i Cobas - accoglie l´iniziativa di una giornata di Genova dedicata al calvario della scuola pubblica come un passo avanti nella protesta. «Credo che sarà un´occasione fondamentale e necessaria, per tutti», aggiunge, mentre annuncia che proprio ieri è stata convocata il 13 ottobre, da tutti i sindacati del comparto, un´assemblea pubblica al Teatro Modena, cui sono stati invitati tutti i politici «locali e nazionali, compreso il ministro Gelmini».
La Fondazione per la Cultura proprio da quest´anno, per la prima volta, ha realizzato un vero e proprio catalogo, potenziando e moltiplicando laboratori ed esperienze didattiche per gli alunni delle scuole. Non solo. Il 15 ottobre, durante una cerimonia pubblica, la Fondazione firmerà protocolli d´intesa con tutti i dirigenti scolastici del Comune, per sancire un legame indissolubile, e definire un rapporto privilegiato, tra la cultura della città e la scuola. «Non mi permetto di entrare nel merito di un´agitazione sindacale - spiega Borzani - invece voglio aprire le porte del Ducale: la scuola è fondamentale per lo sviluppo e la ricchezza culturale della città, così come è fondamentale il rapporto scuola-territorio. Il legame tra la scuola e le attività culturali non va spezzato, ma consolidato, proprio nel momento in cui la scuola rischia di essere impoverita, strutturalmente e didatticamente».