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Repubblica: Gli Stati Uniti non tagliano le spese di ricerca

Dimostrando di avere abbastanza freddezza da guardare al futuro, le grandi compagnie americane, nonostante una durissima recessione, non abbandonano l´innovazione

07/04/2009
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la Repubblica

Global market

Il 2009 sarà un anno molto difficile La minaccia di un crollo del sistema bancario si è però attenuata. Ed era letteralmente a due passi da casa

Nervi saldi e mente sveglia. Dimostrando di avere abbastanza freddezza da guardare al futuro, le grandi compagnie americane, nonostante una durissima recessione, non abbandonano l´innovazione. Un´indagine del Wall Street Journal su 28 grandi aziende (escluse auto e farmaceutica) mostra che, nel quarto trimestre 2008, le compagnie hanno evitato di tagliare i loro bilanci in Ricerca&Sviluppo, anche se i loro incassi totali diminuivano di quasi l´8%. Microsoft ha aumentato del 21% le spese per la ricerca, anche se il fatturato ristagnava. Intel e 3M, mentre tagliavano personale e linee di produzione, hanno salvaguardato la ricerca. I nervi saldi, alla fine, pagano. Dopo la bolla delle dot. com, Apple ha continuato a progettare e ne è uscita con l´iPod. Motorola che, dopo il successo del Razr, si è fermata, ed era in crisi, anche prima della recessione.
Maurizio Ricci
[casse vuote a parigi]
La crisi svuota le casse degli enti locali, rischia di metterli sul lastrico e di incitarli a ricorrere ai prestiti, ingrossando così il deficit pubblico. E´ una delle conseguenze inattese della crisi: il crollo del mercato immobiliare, che ha ridotto ai minimi termini le transazioni, si traduce in un buco nelle casse dei dipartimenti e dei comuni, che percepiscono la tassa di voltura, cioè quella pagata per registrare il trasferimento di un bene immobiliare. Il ribasso sul territorio nazionale è del 15%, ma un quinto dei dipartimenti registrano perdite del 20% e Parigi sprofonda: nei primi tre mesi, gli incassi di questa voce sono diminuite del 38% e a questo ritmo la capitale potrebbe perdere 320 milioni in un anno. I sindaci hanno solo due alternative: congelare alcuni progetti, aggravando la crisi, o aumentare le imposte locali, diminuendo così il potere d´acquisto dei consumatori. Altrimenti, non resta che indebitarsi.
Giampiero Martinotti