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Repubblica-I sindacati incalzano il governo "Sul Dpef deve convocarci"

LA POLEMICA Ieri vertice tra Epifani, Pezzotta e Angeletti: presto l'incontro con Montezemolo I sindacati incalzano il governo "Sul Dpef deve convocarci" La prossima settimana segreteria ...

09/06/2004
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la Repubblica

LA POLEMICA
Ieri vertice tra Epifani, Pezzotta e Angeletti: presto l'incontro con Montezemolo
I sindacati incalzano il governo "Sul Dpef deve convocarci"

La prossima settimana segreteria unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulle nuove iniziative
RICCARDO DE GENNARO

ROMA - Prima la convocazione delle segreterie unitarie, presumibilmente la prossima settimana, che decideranno nuove iniziative nel caso in cui il governo - anche dopo il voto - non modificasse le linee della sua politica economica e sociale. Poi, a seguire, l'incontro con il neopresidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, per arrivare a un patto sindacati-imprese che permetta di contrastare il declino del Paese e ridare forza allo sviluppo. Infine l'attesa di una convocazione del governo stesso per parlare sul Documento di programmazione economica e finanziaria: "È da due mesi che chiediamo un incontro all'esecutivo. Ma sul Dpef non può non convocarci", dicono Cgil, Cisl e Uil.
Dopo aver partecipato al convegno sul "Patto di Roma" del ?44, che determinò la nascita di un sindacato unitario, i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Epifani, Pezzotta e Angeletti, si sono incontrati ieri in un ristorante romano nei pressi della Uil per definire scaletta degli appuntamenti e prossime mosse. La riunione unitaria delle segreterie dovrà valutare l'ipotesi di una nuova concertazione, lanciata da Montezemolo in assemblea di Confindustria. "Senza il governo la concertazione non esiste", dicono però Pezzotta e Angeletti. "Se il terzo non c'è, faremo di necessità virtù", sostiene invece Epifani, che punta in primo luogo a un accordo con gli industriali e che definisce l'annuncio di Berlusconi di porre anche alla Camera la fiducia sulla delega previdenziale "la conferma che il governo chiude ogni dialogo con il sindacato".
L'esito del voto di domenica dovrebbe tuttavia sciogliere i dubbi sulla linea del governo nei rapporti con i sindacati, a seconda che - nella maggioranza - prevalga chi è favorevole al dialogo (Udc e An) o chi lo considera uno strumento non più indispensabile (Forza Italia e Lega Nord). Sulle risposte ci sono, nei sindacati, sensibilità differenti: la Cgil non esclude nuovi scioperi, mentre Angeletti parla di una "valutazione unitaria allargata" sul confronto con Confindustria e sulle politiche del governo che "vada oltre la riunione delle segreterie". Si tratterebbe di una riunione dei direttivi unitari, oppure l'assemblea dei quadri (l'assemblea unitaria dei delegati è stata fatta nell'aprile scorso, dopo 15 anni, al Palaeur), a cavallo tra giugno e luglio.
La riunione unitaria delle segreterie (la data non è ancora stata fissata) darà poi il via libera alla costituzione di due commissioni, decise a Chianciano, per la definizione - rispettivamente - di un nuovo sistema di regole democratiche nei rapporti con i lavoratori e della contrattazione. Sarà quello il momento per verificare nei fatti se la nuova fase di "pluralismo convergente", come lo ha definito Pezzotta, andrà rafforzandosi, oppure avrà vita breve. Il passaggio più difficile sarà riuscire a conciliare, come ha detto ieri lo stesso Epifani, le due concezioni contrapposte di sindacato degli iscritti e sindacato di tutti i lavoratori, che dividono Cisl-Uil dalla Cgil.