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Repubblica:Il cellulare a scuola diventa fuorilegge

Fioroni: sanzioni per chi lo tiene acceso. E per i bulli niente esame di maturità

16/03/2007
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la Repubblica

Divieto valido anche per i prof Sequestro per chi disobbedisce

MARIO REGGIO

ROMA - Il messaggio è chiaro: stop ai cellulari accesi in classe, un divieto che vale per studenti e professori. Salta il limite massimo dei 15 giorni di sospensione per i giovani turbolenti: potranno subire sanzioni più lunghe ed essere sospesi da scrutini e maturità. Coinvolgimento dei genitori: al momento dell´iscrizione ed all´inizio di ogni anno scolastico firmeranno un patto di corresponsabilità assumendosi le conseguenze dei comportamenti dei figli. Ma ce n´è anche per i professori: nel prossimo contratto dovranno assumersi l´obbligo alla vigilanza, un dovere professionale già previsto, e chi non lo farà sarà sottoposto ad azioni disciplinari. «Nessun può girarsi dall´altra parte quando accadono atti di violenza come quelli segnalati in alcune scuole negli ultimi mesi - commenta il ministro Giuseppe Fioroni, che ieri ha presentato le linee guida sui comportamenti e le sanzioni a scuola - sono norme già previste, ma che non sempre vengono applicate».
Nei fatti, le iniziative di carattere operativo spetteranno, nell´ambito dell´autonomia, ai singoli istituti. Per agevolare le scuole il ministero pubblicherà sul suo sito alcuni modelli di riferimento a cui ispirarsi. Per vietare l´ingresso a scuola dei telefonini ci vorrà un disegno di legge approvato dal Parlamento. Intanto chi userà il cellulare in classe potrà vederselo sequestrare, fino al termine delle lezioni, dal professore e, se necessario, lo riavrà indietro soltanto in presenza dei genitori. Il regolamento di istituto potrà anche prevedere misure organizzative per prevenire un utilizzo scorretto del telefonino, come lasciarlo spento sulla cattedra. Nessun patema d´animo per i genitori apprensivi: eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da motivi di particolare urgenza, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione dell´insegnante.
Se le suonerie dei cellulari avranno vita dura, non andrà meglio ai bulli. Anche per loro inasprimento delle sanzioni esistenti grazie a una revisione dello Statuto degli studenti. La sospensione, in casi particolarmente gravi, potrà superare i 15 giorni, gli studenti ribelli potranno essere puniti obbligandoli a svolgere una sorta di servizio sociale, come la pulitura delle aule, piccole manutenzioni, attività di volontariato all´interno della scuola. E gli irriducibili rischiano di essere esclusi dagli scrutini finali e anche dall´esame di maturità.
Il ministro Fioroni pensa anche ad un´alleanza tra famiglie e scuola. Ciascun istituto potrà chiedere ai genitori, all´atto dell´iscrizione o comunque all´inizio di ogni anno scolastico, di sottoscrivere un "Patto sociale di corresponsabilità". Con questo strumento le famiglie si assumono l´impegno di rispondere direttamente dell´operato dei propri figli nel caso in cui, ad esempio, questi danneggino altre persone o le aule o, più in generale, violino i doveri sanciti dal regolamento di istituto e subiscano, per questo, una sanzione anche di carattere pecuniario. E per finire un disegno di legge che snellisce il contenzioso tra genitori e professori, evitando per quanto possibile i ricorsi al Tar, «ma garantendo la salvaguardia dell´autorità scolastica e la libertà d´insegnamento», conclude Giuseppe Fioroni.