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Repubblica-Il Comune denuncerà la scuola di via Quaranta

Forza Italia: "Situazione intollerabile". L'assessore Maiolo: "In caso di trasloco in altra sede, sulla parità deciderà il ministero" Il Comune denuncerà la scuola di via Quaranta ...

07/09/2005
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la Repubblica

Forza Italia: "Situazione intollerabile". L'assessore Maiolo: "In caso di trasloco in altra sede, sulla parità deciderà il ministero"
Il Comune denuncerà la scuola di via Quaranta
"Quella scuola è illegale, va chiusa"
ALESSIA GALLIONE


Il Comune è pronto a denunciare via Quaranta. Si parla di futuro per i bambini che studiano nella scuola islamica e di una richiesta di parificazione che, tra mille polemiche, la comunità ha dichiarato di voler presentare. Ma per ora c'è solo il presente. E se i ragazzi, tra qualche giorno, torneranno a sedersi su quei banchi, Palazzo Marino non potrà ignorare che in quell'edificio ci sia una scuola non riconosciuta. Una "situazione di illegalità", che l'assessore Bruno Simini ha denunciato negli ultimi due anni per inadempienza dell'obbligo scolastico. E che dovrà fare anche quest'anno. Ma questa volta, le segnalazioni potrebbero arrivare anche sul tavolo della Asl, dei vigili urbani e di tutte le autorità competenti in materia di igiene e sicurezza. Perché, questa volta, gli uomini del Comune sono entrati in quelle stanze e perché quello di via Quaranta continua a rimanere un vecchio edificio industriale e non una sede adatta a ospitare dei ragazzi.
"Sono stato il primo a denunciare quella situazione", ha sempre ripetuto Simini. E per questo, per uscire dall'illegalità, il direttore della scuola aveva spedito una lettera all'assessore per annunciare di voler presentare al ministero una richiesta per trasformare la madrassa in una scuola paritaria: programmi e insegnanti italiani e una nuova sede. Un edificio che il Comune era pronto a offrire in via Zama "a patto che ottengano la parità". Ma sono arrivate le polemiche. E l'assessore è volato a Roma per spiegare la posizione di Palazzo Marino ai collaboratori più stretti del ministro Letizia Moratti.
Quello che farà anche oggi, in un vertice cittadino di Forza Italia, con gli azzurri che esprimeranno una posizione ufficiale di condanna dell'attuale situazione. In attesa della decisione del ministero, insomma, così non si può andare avanti. "L'assessore Simini ha più volte denunciato la realtà di quella scuola - afferma il commissario cittadino Maurizio Lupi -. Ho preso atto delle sue parole ed è assurdo che si possa pensare di proseguire così. Le soluzioni le dovranno prendere le autorità competenti tenendo conto, naturalmente, che la situazione è molto delicata e che sono coinvolti dei minori". Dura anche l'assessore alle Politiche sociali e vicecommissario degli azzurri Tiziana Maiolo: "La nostra non potrà che essere una linea di intransigenza. La futura parità la deciderà il ministero, ma se i bambini dovessero riprendere lì le lezioni, si dovrà denunciare la situazione. La strada migliore per l'integrazione è la scuola pubblica, ma quella struttura non deve aprire". Ma per Marilena Adamo, vicepresidente diessina del consiglio comunale, le denunce non serviranno a cambiare la realtà: "Le hanno fatte negli ultimi due anni e a cosa è servito? Nel momento in cui si sta cercando di percorrere la strada della parità, poi, mi sembra ancora più dannoso. Il Comune deve intervenire, ma per attivare politiche sociali o tentativi diversi".