Repubblica it: A lezione per cambiare il mondo: alla Sapienza si insegna l'ambiente
Un milione di euro per formare gli iscritti sul risparmio di energia L'ateneo romano rinnova strutture e apre allo sviluppo sostenibile
di GAIA GIULIANI
Modellino di impianto fotovoltaico ROMA - A ottant'anni era ora di cambiare, e "La Sapienza" sarà la prima università "sostenibile" d'Italia. I suoi studenti i primi a dover seguire, obbligatoriamente, un corso formativo sui legami tra energia e ambiente. "Si tratterà di una rivoluzione culturale e tecnica che coinvolgerà 50mila studenti di tutte le facoltà e l'intera struttura universitaria che utilizzerà, prima tra tutti gli atenei italiani, impianti fotovoltaici e microturbine", spiega Livio De Santoli, Energy manager de "La Sapienza". E attenzione, perché se i corsi cominceranno a partire dal prossimo anno accademico, parte della ristrutturazione degli impianti è già partita.
Il progetto, iniziato grazie ad un autofinanziamento della stessa università, ad altri fondi stanziati dal provveditorato alle opere pubbliche e dal ministero dell'ambiente, ha già reso autonoma una delle otto isole energetiche della piccola città, a cui si aggiungeranno presto anche il Rettorato e la facoltà di Botanica e Genetica. Qual è l'eccezionalità della faccenda? Che le emissioni verranno ridotte del 40%, e si parla di una struttura che conta più di un milione di metri cubi spendendo circa un milione di euro di bolletta energetica all'anno. Vero motore del progetto diventeranno gli studenti, perché saranno loro a donare una cifra simbolica di venti euro per corsi e impianti.
La Regione Lazio infatti ha stanziato un milione di euro per la formazione degli iscritti de "La Sapienza" sulla riconversione energetica. "Dividendo il milione per 50mila vengono fuori 20 euro a testa, una somma che utilizzeremo per costruire un sito web dove poter seguire anche online i corsi, per realizzare un libro di testo - da vendere a un euro - e pagare gli insegnanti che si occuperanno delle lezioni", calcola De Santoli. "Rimarranno circa 800mila euro, tutti per i nuovi impianti che stimiamo di completare entro quattro anni". I ragazzi otterranno un credito formativo pari a 25 ore (divise tra lezioni in aula e online), e un attestato di regione e assessorato all'ambiente in cui verrà certificata la loro quota di contributo alla riconversione energetica dell'università.
"Sarà un esperimento interessante perché aiuterà a formare le nuove generazioni su un argomento impellente come quello della sostenibilità ambientale, recependo tutte le 21 sfaccettature che verranno fuori dalle varie facoltà: dipartimenti come archeologia o facoltà come giurisprudenza affronteranno l'argomento dal loro punto di vista, arricchendolo ancora di più", chiosa De Santoli. E se "La Sapienza", che ha iniziato il suo progetto ristrutturando una sola isola, è una cittadella universitaria, un quartiere, chissà che presto non la segua tutto il resto della capitale.