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Repubblica it: Camera, scrutinio al cardiopalma. Unione vince per un pugno di voti

Il centrosinistra tocca quota 49,8, il centrodestra si ferma al 49,7 A Roma, alla fine, festeggiamenti a piazza Santi Apostoli

11/04/2006
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la Repubblica

Il centrosinistra tocca quota 49,8, il centrodestra si ferma al 49,7
A Roma, alla fine, festeggiamenti a piazza Santi Apostoli
Camera, scrutinio al cardiopalma. Unione vince per un pugno di voti

Romano Prodi
ROMA - La Camera va all'Unione. Il centrosinistra, dopo una corsa all'ultimo voto, si aggiudica la partita con uno scarto di 26mila voti. L'Unione tocca quota 49,8%, la Cdl si ferma a 49,7%. Una sfida serrata, tesissima, che si è conclusa solo alle ultime battute all'ultimo voto.

La lunga battaglia della Camera si conclude nel cuore della notte. Si era aperta con gli exit poll della Nexus che assegnavano all'Unione una percentuale tra il 50 e 54 per cento, e alla Cdl un dato tra il 45-49%.

Un dato che sembra prefigurare un trionfo del centrosinistra. Ma, mai come questa volta, gli exit poll si rivelano ingannevoli. Al punto che, quando ci capisce che la realtà è diversa dalla previsioni, Romano Prodi fa retromarcia e annulla il suo arrivo in piazza Santi Apostoli a Roma dove sono riuniti molti militanti dell'Ulivo.

Con il passare dell'ore, infatti, la situazione muta. I dati del Senato fanno capire che le previsioni della Nexus sono lontane dal vero. La Cdl cresce e per tutto il giorno i dati del Senato confermano la crescita. A quel punto Prodi frena e annuncia: "Parlo solo dopo i dati ufficiali".

E i numeri del Viminale, in tarda serata, danno l'Unione al 50,8% e la Cdl al 48,6. Un vantaggio che con il passare delle ore si erode. Dal centrosinistra arrivano proteste per i ritardi. Nel mirino finisce il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu (che trova il tempo per andare da Berlusconi a palazzo Grazioli). Poco prima della mezzanotte, il vantaggio dell'Unione si assottiglia ancora: all'Unione il 50,6%, alla Cdl il 48,793%.

La corsa tra i due schieramenti continua. E' passata l'una di notte quando si capisce definitivamente che il vincitore della Camera sarà deciso sul filo di lana.

Il vantaggio dell'Unione si riduce allo 0,1%. Quarantamila voti, a spoglio quasi ultimato, dividono centrodestra e centrosinistra. Una distanza che, con il passare delle ore a 167 sezioni dalla fine, si assottiglia ulteriormente attestandosi sui 27 mila voti di vantaggio sull'Unione con 18.944.869 voti contro i 18.917.738 della Cdl. Il conto alla rovescia fa battere il cuore, da una parte e dall'altra. A 115 sezioni dalla fine, il vantaggio dell'Unione è di 25mila voti: 18.961.869 contro 18.936.070. A 80 sezioni dalla fine, si scende a 22mila voti. Il grosso delle sezioni che mancano è nel Lazio. A 64 sezioni dal termine il vantaggio del centrosinistra risale a 25mila. A 51 sezioni dalla fine, sale di altri mille voti. Alle 2.30 del mattino, arriva il dato finale. Che il diessino Marco Minniti segue, primo a memoria d'uomo tra i politici, dalla sala stampa del Viminale: "C'è incertezza, meglio vedere i dati in tempo reale". Nel frattempo a piazza Santi Apostoli le bandiere dell'Ulivo sventolano. La battaglia è vinta al fotofinish. Il popolo dell'Unione tira un sospiro di sollievo. se si farà, il governo Prodi sarà un governo ad ostacoli. Ma intanto, ci si gode la vittoria che a metà pomeriggio in tanti hanno temuto di veder sfuggire di mano.

(11 aprile 2006)