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Repubblica it-Elementari, via il 10% dei docenti la riforma riduce le ore di lezione

Con le nuove norme introdotte dalla Moratti dal prossimo anno a rischio decine di migliaia di cattedre. Una parte dell'orario di lezione diventerà facoltativo Elementari, via il 10% dei docenti la...

14/10/2005
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la Repubblica

Con le nuove norme introdotte dalla Moratti dal prossimo anno a rischio decine di migliaia di cattedre. Una parte dell'orario di lezione diventerà facoltativo

Elementari, via il 10% dei docenti la riforma riduce le ore di lezione

di ANTIMO DI GERONIMO

Dal prossimo anno scolastico nella scuola elementare ci saranno meno insegnanti. È questo uno degli effetti dell'entrata a regime della riforma Moratti, che prevede una sensibile riduzione delle ore di lezione. E dunque anche del numero dei docenti.
Nel tempo normale, infatti, le ore settimanali di lezione passeranno da 30 a 27, e nel tempo pieno da 35 a 30. Fermo restando che le famiglie che sceglieranno il tempo pieno potranno contare su 10 ore in più, suddivise tra mensa e ricreazione dopo la mensa. In ogni caso, l'attuazione della riforma potrebbe determinare, a regime, una riduzione del numero degli insegnanti elementari nell'ordine del 10% dell'intero organico nazionale.

Fino a quest'anno, infatti, nonostante la riforma fosse stata già introdotta, il ministero dell'Istruzione ha calcolato il fabbisogno di insegnanti con le stesse regole degli anni scorsi.
In buona sostanza, il cervellone dell'amministrazione centrale non è stato riprogrammato. E le operazioni per la individuazione del numero dei docenti da assegnare alle scuole sono state effettuate come se la riforma non esistesse.
Dal prossimo anno, invece, il Simpi, il Sistema Informativo del ministero dell'Istruzione, elaborerà gli organici secondo le nuove norme. E, per far tornare i conti, ha inviato una nota alle scuole, chiedendo di rilevare esattamente di quanti docenti hanno bisogno.
Operazione, questa, che potrebbe comportare la cancellazione di decine di migliaia di cattedre.
A ciò va aggiunto un ulteriore elemento di incertezza.
Una parte dell'orario di lezione, infatti, non è più obbligatorio, ma facoltativo.

Le ore obbligatorie sono solo 27. A queste possono aggiungersi altre 3 ore settimanali, se le famiglie scelgono di farle frequentare ai propri figli. E ciò vale sia per il tempo normale (senza rientri pomeridiani) sia per il tempo pieno (con i rientri pomeridiani).
Prima della riforma, invece, le ore di lezione erano tutte obbligatorie: 30 ore settimanali nel tempo normale e 35 ore nel tempo pieno.
Ciò vuol dire che una parte molto consistente dell'organico sopravviverà solo se le famiglie degli alunni opteranno per le attività facoltative. In caso contrario, le relative cattedre verranno cancellate.
E con esse anche i posti di lavoro.