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Repubblica it: Finanziaria, tagli alla scuola. I prof pronti allo sciopero

Cgil, Cisl e Uil dopo l'incontro con Prodi: "Chiediamo di fermare la Finanziaria". Nella bozza prevista le riduzione del numero dei docenti per alunno "Una manovra da macelleria sociale" La scuola verso lo sciopero generale

26/09/2006
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la Repubblica

Cgil, Cisl e Uil dopo l'incontro con Prodi: "Chiediamo di fermare la Finanziaria".
Nella bozza prevista le riduzione del numero dei docenti per alunno
"Una manovra da macelleria sociale" La scuola verso lo sciopero generale

ROMA- Meno docenti per più alunni. E' questa la filosofia che sembra guidare le misure previste per l'Istruzione nella bozza messa a punto dal ministero dell'Economia e che ha provocato la durissima reazione dei sindacati al termine dell'incontro con Romano Prodi e il ministro Fioroni.

E Cigl, Cisl e Uil annunciano di essere pronti ad uno sciopero generale della scuola e ad una manifestazione nazionale, se il governo non fermerà la Finanziaria.
Il vertice a Palazzo Chigi era stato convocato per ricevere risposte dall'esecutivo sulla Finanziaria, sul contratto (scaduto nel dicembre 2005) e sul precariato, considerate dai sindacati emergenze assolute. Le risposte "contenute nel documento del ministero dell'Economia" si sono rivelate decisamente insoddisfacenti. Un vero "esempio di macelleria sociale", ha ribadito Panini.

Nella bozza della Finanziaria è previsto che "a decorrere dall'anno scolastico 2007/2008, il rapporto alunni/docente è progressivamente incrementato nella misura dello 0,25 in ragione d'anno fino a raggiungere il rapporto di 11,5 alunni per ogni docente nell'anno scolastico 2012/2013". Per raggiungere questo obiettivo, fra gli altri provvedimenti, viene "soppresso l'organico funzionale relativo alla scuola dell'infanzia ed alla scuola primaria" e viene "innalzato il rapporto alunni/classe".

"Nel testo della Finanziaria - ha spiegato il segretario generale della Cgil- è previsto l'innalzamento del numero di alunni per classe, un rapporto insegnanti di sostegno-allievi disabili che passa da 1-138 a 1-168, interventi per bloccare gli scatti di anzianità e la non immissione in ruolo di neanche un precario". E ha concluso: "Chiediamo a Prodi di fermare la Finanziaria. Se non lo farà sarà sciopero generale".

Stesso tono per i commenti da parte degli altri leader sindacali che hanno partecipato all'incontro. Per Francesco Scrima della Cisl il governo ha dimostrato una "insensibilità politica degna del peggior governo di destra" riguardo alla riduzione degli insegnanti di sostegno e ai tagli che cambieranno il "rapporto insegnanti-alunni, con la conseguente chiusura di almeno 7.000-8.000 istituti". E sottolinea l'esponente della Cisl: "Abbiamo ribadito al premier la necessità di essere coerenti con gli impegni presi in campagna elettorale".

Duro anche il segretario generale della Uil Scuola, Massimo di Menna. "Abbiamo chiesto a Prodi di mettere mano al portafoglio e dare certezze in materia di contratto, fare un piano di assunzioni per i precari e bloccare la sciagurata politica di tagli". Se il premier non darà risposte concrete, di Menna conferma con gli altri leader la necessità di uno sciopero generale della scuola.

Sullo stesso tono anche le dichiarazioni di Paolo Nigi, segretario generale vicario dello Snals: "Usciamo dall'incontro con la convinzione che non ci saranno assunzione di precari, ci sarà una moratoria sui contratti, tagli agli organici e agli scatti di anzianità". E conclude: "Su queste basi la reazione della scuola sarà forte".