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Repubblica it-la carica dei "presidi tappabuchi"3000 scuole senza dirigenza stabile

"preside incaricato" svolge gli stessi compiti (con le stesse responsabilità) di un collega di ruolo, ma percepisce uno stipendio molto inferiore la carica dei "presidi tappabuchi"3000 scuole sen...

16/11/2005
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la Repubblica

"preside incaricato" svolge gli stessi compiti (con le stesse responsabilità) di un collega di ruolo, ma percepisce uno stipendio molto inferiore

la carica dei "presidi tappabuchi"3000 scuole senza dirigenza stabile

di SALVO INTRAVAIA

Un preside a lavoro nel suo ufficio Scuola terra di precariato? Sembra proprio di sì. Il tasso maggiore di "poltrone ballerine", ironia della sorte, non è fra i docenti ma fra i dirigenti scolastici. In Italia, un capo d'istituto su tre è precario: quello che in gergo tecnico viene chiamato "preside incaricato". Quasi sempre un docente di ruolo, con almeno 15 anni di servizio che per alcuni anni ha ricoperto la carica di vice preside o vicario.
Ma loro non ci stanno a fare da tappabuchi in un settore che - da quando è stata introdotta la dirigenza e l'autonomia scolastica - è pieno di insidie. Sono costretti ad assumersi tutte le responsabilità dei loro "colleghi" di ruolo ma percepiscono uno stipendio nettamente inferiore. E oggi si riuniscono in assemblea a Roma per chiedere al governo Berlusconi maggiore stabilità e condizioni di lavoro migliori.

"Uno dei punti di debolezza del sistema di istruzione consiste nella condizione di provvisorietà gestionale in cui sono lasciate le scuole", si legge in un duro comunicato di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola. "La mancanza di una dirigenza scolastica stabile, accompagnata dalla riduzione delle risorse umane e finanziarie, dai tagli al personale e dalla sua precarizzazione, nonché dalla scarsa o nulla considerazione che il Governo ha dimostrato nei confronti della dirigenza scolastica non rinnovando il contratto scaduto da ben quattro anni - continuano i sindacati - incide negativamente sul governo della scuola statale e sul funzionamento dell'autonomia scolastica". Un quadro per nulla rassicurante, che stride con le dichiarazioni provenienti da viale Trastevere sul miglioramento della qualità dell'offerta formativa nel Paese.

Allo stato attuale - su circa 10.700 istituti scolastici - le scuole prive di un dirigente scolastico stabile sono più di 3 mila. E non sarà certo il concorso ordinario, alle sue battute iniziali in quasi tutte le regioni italiane, a risolvere il problema. Infatti, i mille e 500 posti messi a concorso riusciranno a coprire il turn over dei prossimi due anni.
Le richieste degli incaricati sono molteplici e impegnative per l'Esecutivo: "L'emanazione del bando di concorso riservato entro il febbraio 2006, la regolarità dell'indizione dei concorsi ordinari per dirigente scolastico, la ricognizione e messa a concorso di tutti i posti disponibili, lo sviluppo e la crescita della scuola dell'autonomia e una dirigenza scolastica stabile e qualificata".
(15 novembre 2005)