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Repubblica it: La protesta dai genitori ai sindacati "Il sostegno non si può ridurre"

Un problema che rischia di agitare l'anno scolastico appena iniziato Le denunce dei tagli al servizio contestate dal Ministero della Pubblica istruzione

14/09/2007
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la Repubblica

di SALVO INTRAVAIA

Arrivano proteste, lettere, contestazioni da parte di associazioni e sindacati. Il ministero della Pubblica istruzione nega. Ma il problema degli insegnanti destinati ai portatori di handicap sta agitando la scuola, in particolare genitori e sindacati. E rischia di diventare ancora più grave man mano che i genitori scoprono che i propri figli quest'anno avranno a disposizione 'l'angelo custode' in classe per un numero inferiore di ore rispetto al 2006. Non tutti, ovviamente.

Tagli. Un allarme arriva dalla stessa maggioranza. Riguardo ai tagli nella scuola Alba Sasso, vicepresidente della commissione Cultura della Camera, giorni fa commentava: "Non è il modo migliore per incominciare il nuovo anno scolastico. Soprattutto, non è affatto nuovo. Sembra quasi che si ripeta stancamente un rituale che credevamo di avere ormai alle spalle. Fanno bene i sindacati della scuola a protestare: non è accettabile che ci siano tagli in un settore fondamentale per la vita del paese. In più, vengono tagliati, nella scuola, posti di lavoro particolari, come quelli degli insegnanti di sostegno, di particolare valore sociale ed etico". Un j'accuse che trova i sindacati pronti a rincarare la dose e a fornire dati e cifre precise.

Da Nord a Sud. Da Treviso a Messina, dal Friuli Venezia Giulia a Roma, passando per Lombardia Basilicata e Liguria, è sempre la stessa musica. "Con 258 studenti disabili in più l'amministrazione autorizza alla fine solo 19 posti di sostegno in più. I dati si commentano da soli. Una diminuzione così drastica ai posti di sostegno colpisce la fascia più debole e rischia di compromettere la qualità dei processi di integrazione degli alunni disabili su cui la scuola italiana da anni lavora, ed anche bene", è l'amaro commento di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola di Treviso. Manifestazione di piazza a Messina cui partecipa anche Sfida, il 'Sindacato famiglie italiane diverse abilità'. In Sicilia le cose vanno ancora peggio. "A fronte di 350 alunni H in più sono stati tagliati 176 posti" dicono i sindacati.

Le Associazioni. In una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, 'Sfida' scrive: "E' amorale togliere gli insegnanti di sostegno agli studenti disabili per fare quadrare i conti. Al ministero - insiste il presidente Andrea Ricciardi - asseriscono che il numero delle richieste di insegnanti di sostegno è superiore al bisogno reale. Forse non sanno che chi fa la richiesta è la scuola 'reale', costituita da un'equipe di professionisti (medici, psicologi, insegnati, assistenti sociali), dipendenti pubblici, che a loro volta rappresentano le Istituzioni. Se oggi - conclude il segretario delle famiglie con soggetti disabili - si decide di risparmiare sugli insegnanti di sostegno per far quadrare i conti dello Stato, domani si deciderà di risparmiare sulle cure sanitarie e poi..., per "non farli soffrire", si deciderà di ...".
La Lega per i diritti delle persona con disabilità (Ledha) invia un preoccupata Lettera alla scuola. "Ci sono state manifestazioni in pieno agosto, interventi indignati di associazioni, sindacati e gruppi di insegnanti. Proteste e articoli di giornale. Ma purtroppo la situazione non è cambiata: è arrivato l'inizio dell'anno scolastico, che si preannuncia indimenticabile. In negativo. Il problema è il taglio degli insegnanti di sostegno, che ha colpito tutte le regioni e di conseguenza moltissime scuole.
Minima polemica politica: fa ancora più strano - siamo ingenui a crederlo? - che provvedimenti di questo genere vengano da un governo di sinistra".

(14 settembre 2007)