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Repubblica.it SCUOLA: PANTALEO (CGIL), TAGLI PER 57.000 NEL 2009

Complessivamente dalle tabelle tecniche, che ci sono state consegnate, la riduzione dei posti per il solo anno 2009 e' di 42.100 docenti e 15.167 personale Ata.

12/02/2009
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la Repubblica

Dall'incontro tra sindacati e ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, "non sono scaturiti impegni concreti poiche' sono stati confermati tutti i tagli previsti dagli schemi di regolamento per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria inferiore". Per il segretario generale Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, "evidentemente il ministro e l'intero Governo non si rendono conto dei danni che stanno provocando alla scuola pubblica subordinando alle riduzioni di spesa l'organizzazione, i modelli didattici, l'offerta formativa e le dotazioni organiche". E ha spiegato: "Complessivamente dalle tabelle tecniche, che ci sono state consegnate, la riduzione dei posti per il solo anno 2009 e' di 42.100 docenti e 15.167 personale Ata. Il pesantissimo taglio degli organici, l'eliminazione delle compresenze, il superamento del modello didattico nella primaria, la drastica riduzione del tempo prolungato nelle medie inferiori, la possibilita' di cancellare l'insegnamento della seconda lingua dequalificano l'offerta formativa, rendendo peraltro impossibile soddisfare la domanda dei tempi scuola da parte delle famiglie. I precari pagheranno costi pesantissimi basti pensare che le supplenze annuali e quelle fino al termine delle attivita' didattiche sono 72.460 tra il personale Ata e 113.540 tra i docenti. Il grosso dei tagli riguardera' proprio loro oltre a determinare un gran numero di personale di ruolo in esubero soprattutto nelle aree meridionali". A tutto cio' si aggiunge "la difficile situazione nel funzionamento delle scuole per il mancato trasferimento dei finanziamenti per le attivita' ordinarie, per le supplenze, per le attivita' di recupero dei debiti formativi. Con gli organici ridotti all'osso e senza risorse finanziarie si cancella l'autonomia scolastica, tornando al vecchio centralismo burocratico. Per queste ragioni, ha continuato Pantaleo, "occorre cambiare radicalmente i regolamenti, reperendo risorse aggiuntive per la scuola che evitano il licenziamento di migliaia di precari e la mortificazione di tante competenze".