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Repubblica it: Sicurezza a scuola, dati allarmanti "Solo il 30% appena sufficienti"

La ricerca di Cittadinanzattiva presentata in occasione della Giornata nazionale Porte antipanico, sistemi antincendio e igiene generale spesso non sono a norma

24/11/2006
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la Repubblica

Porte antipanico, sistemi antincendio e igiene generale spesso non sono a norma

ROMA - Una scuola su dieci non è sicura e il 30% è appena sufficiente. Le situazioni peggiori si concentrano al Sud e nelle isole, ma l'insicurezza delle nostre scuole è un dato diffuso che non risparmia nessuna zona del Paese. Il quadro che emerge dal rapporto redatto da Cittadinanzattiva sullo stato di salute del sistema scolastico italiano non è certo nuovo, ma non per questo è meno allarmante.
Secondo lo studio realizzato in occasione della quarta edizione della Giornata nazionale della sicurezza patrocinata dal ministero dell'Istruzione, dalla Presidenza della Repubblica e dalla Protezione civile, il 68% delle scuole monitorate non ha il certificato di agibilità statica, il 71% non ha quello di agibilità igienico-sanitario, il 75% è privo del certificato di prevenzione incendi. I crolli di intonaco sono abbastanza diffusi e si riscontrano nel 23% delle mense, nel 21% dei laboratori, nel 15% delle palestre e nel 5% delle aule.
Le porte antipanico sono quasi del tutto assenti nei servizi didattici: non ci sono nell'80% delle aule computer, nell'82% delle biblioteche, nel 78% delle palestre. Il 36% degli edifici è privo delle scale di sicurezza.

Il problema è innanzitutto la mancanza di fondi, ma trovare nuove risorse come ha promesso di fare il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni non appena superato lo scoglio della Finanziaria, non è sufficiente a risolvere la questione. Le difficoltà dipendono molto anche dalla mancanza di comportamenti corretti: ad esempio, ha accertato l'inchiesta di Cittadinanzattiva, anche laddove esistono porte antipanico, spesso sono chiuse con lucchetti o ingombre di materiale di ogni genere.
A pesare sul livello generale di sicurezza delle scuole monitorate è inoltre la vetustità dell'edilizia scolastica italiana: circa il 54% degli stabili che ospitano scuole è stato costruito infatti fra il 1900 e il 1965 e il 41% fra il 1965 e il 1990. A questo va aggiunto che più del 70% è situato in zona a rischio sismico, il 15% è situato in zone con problemi di ordine pubblico o episodi di criminalità nei pressi o all'interno della scuola.
Cittadinanzattiva ha affrontato infatti anche il problema del bullismo in classe, traendone un quadro più articolato rispetto a quanto si ritiene solitamente. Nei 271 edifici monitorati, si sono verificati 32 episodi di bullismo e 90 di vandalismo. "Questi dati non devono trarre in inganno - ha spiegato Teresa Petrangolini, segretario di Cittadinanzattiva - Nella gran parte dei casi gli episodi si verificano in scuole degradate, anche sotto il profilo della sicurezza, e gli studenti non sono solo bulli o vandali ma ci sono ragazzi che protestano per avere una scuola migliore e che si impegnano per aiutare i coetanei con maggiori difficoltà".