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Repubblica it: Statali, la Cgil lascia il tavolo

Il sindacato lascia il confronto sul pubblico impiego dopo appena 15 minuti

28/05/2008
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la Repubblica

"Illegittimo far partecipare un solo rappresentante per sigla". E monta la protesta
"Un grave errore di metodo"
E adesso i rappresentanti dei lavoratori hanno 40 ore di tempo
per valutare le proposte presentate dal ministro Brunetta

Renato Brunetta

ROMA - Dopo soli quindici minuti, la Cgil ha abbandonato il tavolo di confronto sul pubblico impiego convocato dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Il coordinatore dei settori pubblici Michele Gentile ha denunciato in apertura dell'incontro "un grave errore di metodo, perché si è deciso di far partecipare un solo rappresentante per sigla, escludendo coloro che poi devono gestire il piano industriale".

Quanto al testo presentato oggi, il rappresentate della Cgil ha riferito come il confronto si sia limitato alla presentazione di slide. Mentre un'altra sigla, la Rdb-Cub pubblico impiego, ha scelto di non partecipare proprio all'incontro, annunciando invece una giornata di lotta contro il piano del governo che si terrà entro giugno. In generale, comunque, tutti i sindacati avranno 48 ore di tempo per valutare le proposte del ministro,

Da parte sua Brunetta, prima dell'incontro, ha ribadito che a suo giudizio "la pubblica amministrazione è una palla al piede". A chi gli ha chiesto se il confronto che si è appena aperto sarà difficile, ha risposto: "Perchè difficile? E' un bellissimo confronto con tutte le parti sociali e le associazioni dei consumatori. Oggi viene illustrato il piano industriale, anche il nome è significativo, per far convergere le pubbliche amministrazioni con il settore privato che è più efficiente".

Quanto alla possibilità che il piano sia condiviso da tutte le parti sociali, il ministro glissa: "E' con me il 95% degli italiani". Ma, come dimostra la clamorosa decisione della Cgil di abbandonare il tavolo, il negoziato si preannuncia ricco di insidie. Le proteste dunque già ci sono, e si sommano anche a quelle per l'esclusione degli statali dalle misure del governo sulla detassazione degli straordinari, e per la pubblicazione online di redditi e presenze dei dipendenti.

In particolare, sull'esclusione dagli straordinari, oggi c'è stato all'attaco del leader del Pd: Walter Veltroni: "Ho l'impressione - ha detto - che un intervento legislativo discriminatorio nei confronti dei pubblici dipendenti porti un forte elemento di incostituzionalità".
(28 maggio 2008)