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Repubblica-L'identikit di 140mila laureati italiani Divisi sul 3+2, critici sulla riforma

consorzio di atenei Almalaurea illustra l'indagine 2004 sulle caratteristiche e performance dei nuovi dottori L'identikit di 140mila laureati italiani Divisi sul 3+2, critici sulla riforma di CRIST...

26/05/2005
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la Repubblica

consorzio di atenei Almalaurea illustra l'indagine 2004
sulle caratteristiche e performance dei nuovi dottori
L'identikit di 140mila laureati italiani Divisi sul 3+2, critici sulla riforma
di CRISTINA NADOTTI

ROMA - Quanti sono i laureati italiani, che fanno una volta finita l'università, e le verifiche sulla riforma che ha istituito le lauree brevi sono alcuni dei temi del convegno promosso da Almalaurea oggi a Firenze. Su "La qualità del capitale umano dell'università italiana" intervengono nell'Aula Magna dell'ateneo fiorentino rettori, rappresentanti del mondo dell'industria, esponenti politici, portavoce degli studenti e del Miur. Il convegno si apre anche all'osservazione internazionale, con le esperienze di rettori di università estere.

Almalaurea è un servizio nato nel 1994, su iniziativa dell'Osservatorio Statistico dell'Università di Bologna, per rendere disponibili on line i curricula dei laureati. A gestire il servizio è un consorzio di Atenei Italiani con il sostegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e l'obiettivo è di mettere in relazione aziende e laureati, per essere punto di riferimento per tutti coloro che affrontano a vario livello le tematiche degli studi. Oggi Almalaurea presenta con il convegno di Firenze la VII Indagine sul profilo dei laureati, che fornisce una panoramica delle caratteristiche e performance dei laureati nel 2004.

Come ha spiegato il direttore di Almalaurea Andrea Caramelli, nell'illustrare l'indagine, "il rapporto restituisce alle 35 università coinvolte una documentazione (interamente consultabile online) completa, affidabile, aggiornata e articolata a livello di Ateneo, Facoltà (eventualmente per sede), corso e classe di laurea, a seconda che i laureati abbiano concluso studi del precedente ordinamento, oppure quelli post-riforma".

Un dato importante riguarda proprio i laureati di primo livello nei corsi triennali, avviati con la riforma universitaria. Fra i quasi 140mila laureati AlmaLaurea del 2004, assieme a coloro che hanno portato a termine corsi previsti nel precedente ordinamento, sono presenti infatti oltre 47mila laureati dei nuovi corsi triennali. Il loro identikit permetterà, pur con le cautele del caso, significative verifiche sullo stato di avanzamento della riforma universitaria.

Il direttore di Almalaurea ha sottolineato uno dei primi dati emersi dal rapporto, che riguarda lo stato della riforma. "Per tutta la fase di transizione, caratterizzata dalla graduale scomparsa dei tradizionali percorsi di studio e dal progressivo affermarsi del nuovo ordinamento - ha osservato Caramelli - il nodo centrale risiede nella compresenza di popolazioni diverse, nell'ambito delle quali i laureati tradizionali saranno sempre più caratterizzati da performances accidentate".

Il Rapporto analizza le caratteristiche dei laureati esaminando in particolare: età alla laurea, punteggio agli esami ed alla laurea, regolarità e durata degli studi, titolo di studio dei genitori, classe sociale di provenienza, diploma e voto di maturità, assiduità nel frequentare le lezioni, studio all'estero, esperienza di tirocinio o stage, tempo impiegato per la tesi, valutazione dell'esperienza universitaria, sostenibilità del carico di studio, conoscenza delle lingue estere, conoscenze informatiche, intenzione di proseguire gli studi, settore di lavoro preferito, caratteristiche del lavoro cercato.

L'indagine è tutt'ora in corso, ma i dati raccolti da Almalaurea consentono di conoscere ciò che gli studenti pensano della riforma. "I laureati intervistati, chiamati ad esprimere il proprio giudizio sulla Riforma universitaria - ha riferito il direttore del consorzio - si dividono equamente tra favorevoli e contrari al "3+2". Ma il sistema riformato è valutato "decisamente migliore" solo dal 15 per cento degli interpellati, la metà di quanti ritengono, invece, "decisamente migliore" il modello precedente; un modello quest'ultimo, che ottiene un indice di gradimento ancora più elevato tra i laureati regolari under 23 (37 per cento assegnato al "decisamente migliore")".

Grazie alla diretta online, è possibile seguire i lavori del convegno collegandosi al sito di Almalaurea.