repubblica-LA SPINTA DEI MOVIMENTI CONTINUERÀ
LA SPINTA DEI MOVIMENTI CONTINUERÀ ILVO DIAMANTI Cosa farà il movimento contro la guerra in Iraq, ora che la guerra sta finendo? Continuerà a mobilitare ampi settori della società. I pi?...
LA SPINTA DEI MOVIMENTI CONTINUERÀ
ILVO DIAMANTI
Cosa farà il movimento contro la guerra in Iraq, ora che la guerra sta finendo? Continuerà a mobilitare ampi settori della società. I più giovani, gli studenti, componenti del mondo cattolico, oltre e al di là dei gruppi più militanti e politicizzati. D'altronde, l'intervento armato in Iraq ha costituito una molla importante, ma non determinante, nel promuoverlo. Vi sono altre ragioni che ne hanno favorito l'affermazione. Il senso di vulnerabilità, di incertezza, di solitudine generato dalla globalizzazione. La sensazione di vivere il mondo senza esserne cittadini. Senza disporre di strumenti, canali, istituzioni di rappresentanza. Senza disporre di metodi e luoghi di solidarietà, di socialità. Inoltre, il movimento è stato alimentato dalla domanda di partecipazione e di comunità, frustrata dalla crisi degli attori politici, da una politica mediatizzata, lontana dalla società.
Tuttavia, l'esperienza di questi mesi pesa e peserà, perchè ha coltivato orientamenti che incideranno sull'identità del movimento. Non solo l'opposizione radicale alla guerra, ma anche il distacco, l'avversione nei confronti dell'America. E la critica verso il governo "monopolare" della globalizzazione. Sul futuro, peraltro, molto dipenderà dalle risposte politiche che i movimenti incontreranno. Perché i movimenti non durano in eterno. Devono trasformarsi, istituzionalizzarsi. Oppure si frantumano. E implodono.