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Repubblica: Manovra, braccio di ferro sugli statali

Cgil, Cisl e Uil "un´elemosina" il miliardo previsto per il contratto. Confermate le cifre della Finanziaria: intervento da 30 miliardi

26/09/2006
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la Repubblica

I sindacati: risorse insufficienti. Prodi all´Ulivo: sostenete il rigore

Il premier: bisogna dare un segnale alle fasce più deboli della popolazione
Pubblico impiego, Bonanni avvisa il governo: possono aprirsi problemi seri
E Montezemolo attacca: si parla sempre di Irap ma nessuno fa nulla

ROMA - Braccio di ferro tra governo e sindacati sulle risorse per il contratto del pubblico impiego da inserire in Finanziaria. In vista del varo previsto per venerdì prossimo ieri il presidente del Consiglio Romano Prodi ha incontrato al Senato i parlamentari dell´Ulivo. Confermate le cifre: 30 miliardi per consentire il piano di rientro del deficit in rapporto al Pil al 2,8 per cento nel 2007. «Le grandi cifre non cambiano - ha osservato il premier - Rigore. Equità ma la prima parola è sviluppo: una Finanziaria in cui abbiamo messo tutte le risorse che potevamo per lo sviluppo». Prodi ha ribadito che «il punto principale» delle risorse destinate allo sviluppo riguarda il cuneo fiscale che dovrà investire «la più ampia platea di aziende ed essere il meno selettivo possibile». Inoltre ha sottolineato che la situazione dei conti pubblici è «estremamente difficile», che sui tagli bisogna tenere la «guardia alta» e ha chiesto ai parlamentari sostegno al «rigore» per evitare «assalti alla diligenza». Quanto alle pensioni: la parola «non è stata nominata», ha assicurato il presidente del Consiglio per il quale bisogna dare un segnale alle fasce più deboli «affrontando il problema degli incapienti».
Tornado ai contratti il governo sarebbe disposto a concedere un miliardo di euro. La cifra - secondo quanto si apprende - sarebbe emersa in una riunione informale che si è svolta domenica, a sorpresa, tra il ministro dell´Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti. Le risorse per il rinnovo del biennio 2006-2007 sono considerate del tutto insufficiente dai sindacati che le hanno definite «una elemosina» e che valutano in quattro miliardi le risorse necessarie per il contratto del pubblico impiego. Le risorse previste dalla Finanziaria 2006 dal governo Berlusconi, dicono, prevedono 505 milioni che consentono di pagare solo l´indennità di vacanza contrattuale, cioè un incremento medio a regime mensile di circa dieci euro. E che arriverebbero a poco più di 25 euro considerando il miliardo della prossima Finanziaria.
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha avvertito che «se il governo dovesse far mancare in Finanziaria le poste per il contratto si aprirà un problema molto serio con i dipendenti pubblici». «Noi - ha aggiunto - siamo favorevoli a modificare il contratto del pubblico impiego garantendo più mobilità, a fronte dei necessari cambiamenti tra centro e periferia, e a calcare la mano sul salario legato alla produttività e al merito: abbiamo coraggio, ma se questo governo dovesse far mancare le poste per il contratto si aprirà un problema molto serio con i dipendenti pubblici».
Sul tavolo delle misure i sindacati rilanciano e rimandano al documento unitario delle categorie presentato prima delle ferie estive dove ricordano che la spesa per le consulenze nella pubblica amministrazione è stata pari per 140 mila contratti ad 1,2 miliardi nel 2004.
Sulla Finanziaria è intervenuto anche il presidente della Confindustria, Montezemolo. «Il governo - ha detto - deve reperire le risorse necessarie per gli investimenti». «Non possiamo avere un governo - ha spiegato - che mette tasse fondamentalmente per pagare gli interessi sul debito pubblico e che non generi risorse per investimenti sullo sviluppo, vale a dire sulle infrastrutture e sulla ricerca e l´innovazione». «Sono presidente della Confindustria dal maggio del 2004 - ha osservato Montezemolo- , ho sempre sentito parlare di abbattimento dell´Irap, ma non l´ha fatto ancora nessuno».
(r.p.)