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Repubblica-Meno precari nelle graduatorie per insegnare si emigra al Nord

Siciliani in cima alle liste di Milano e Padova, i sindacati lanciano l'allarme Meno precari nelle graduatorie per insegnare si emigra al Nord Crollo di 9 mila domande: "Non c'è spaz...

16/07/2005
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la Repubblica

Siciliani in cima alle liste di Milano e Padova, i sindacati lanciano l'allarme
Meno precari nelle graduatorie per insegnare si emigra al Nord
Crollo di 9 mila domande: "Non c'è spazio"
Enza Albini della Cgil "È una doppia sconfitta per l'Isola e per le famiglie"
SALVO INTRAVAIA


Si svuotano le liste dei supplenti. Rispetto al 2002 gli iscritti alle graduatorie permanenti sono calati di quasi 10 mila unità: il 30 per cento. Cosa è successo? Le migliaia di precari in attesa di un posto sicuro sono forse stati assunti? Hanno gettato la spugna e abbandonato ogni speranza di lavorare? O, ancora, hanno fatto la valigia cercando fortuna altrove? Un po' tutte e tre le cose. Ma a sentire i sindacati, che a maggio hanno curato la compilazione di centinaia di domande, coloro che hanno preferito iscriversi nelle province del Nord sono moltissimi. Sta di fatto che da quasi 30 mila domande si è passati a 21 mila, complice la nuova norma che determina l'esclusione di chi non conferma l'iscrizione. Non hanno avuto effetti sul numero dei precari palermitani, invece, le 300 assunzioni dell'anno scorso stabilite dai ministri Moratti e Tremonti.
"Le nostre sedi hanno seguito decine di docenti che hanno preferito iscriversi in graduatoria al Nord", dice Enza Albini, segretario regionale della Flc Cgil. "Purtroppo - continua la sindacalista - questo è il segno di una doppia sconfitta. Quella della Sicilia che non riesce a tenere a casa i propri diplomati e laureati. E quella delle famiglie siciliane che, dopo avere investito tanto sui propri figli, devono accettare che vadano via per trovare lavoro. L'equazione formazione uguale sviluppo, purtroppo, è solo teorica se non si mettono in campo adeguati interventi sul territorio in grado di impegnare le persone formate".
Basta dare un'occhiata alle graduatorie dei supplenti di Milano o Padova per rendersi conto che tanti docenti che un tempo sceglievano le liste palermitane, ora optano per il "viaggio della speranza" con l'obiettivo di acciuffare una supplenza per tutto l'anno o addirittura l'assunzione. Qualche esempio: a Milano tra i primi dieci della graduatoria della scuola elementare ci sono cinque siciliani, quattro di Catanzaro e uno di Foggia. Stessa cosa a Padova, dove alla media la prima della graduatoria di Educazione artistica è Maria Assunta Salerno, nata a Trapani.
"Qui la mia situazione era precarissima", racconta Letizia Sgheri, insegnante alla materna, 41 anni e madre di due figli, che l'anno scorso ha deciso di trasferirsi a Verona. "Al Nord si lavora, anche se occorre fare tanti sacrifici". Lei si sveglia alle 5 del mattino per raggiungere la sede di servizio. "Verona - racconta - è piena di meridionali. Alcuni non hanno un'auto e sono costretti a rifiutare le supplenze, altri fanno la spola con la Sicilia ogni 15 giorni per seguire i figli, come una mia collega di Castelvetrano".
Un'esperienza analoga quella di Salvatore. "Ho scelto la provincia di Padova, perché nella mia classe di concorso a Palermo non avrei avuto speranze", dice il ventisettenne docente di Educazione fisica. "Per risparmiare - racconta - mi sono messo d'accordo con un collega palermitano: divideremo l'affitto della casa e le altre spese".