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Repubblica-Milano-A Milano boom del tempo pieno lo vogliono nove genitori su dieci

Aumento record di richieste, l'orario flessibile non attira. Salti mortali per accontentare tutti A Milano boom del tempo pieno lo vogliono nove genitori su dieci TERESA M...

19/09/2004
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la Repubblica

Aumento record di richieste, l'orario flessibile non attira. Salti mortali per accontentare tutti
A Milano boom del tempo pieno lo vogliono nove genitori su dieci
TERESA MONESTIROLI


MILANO - "Non toccate il tempo pieno". Da Milano, le famiglie lanciano un messaggio chiaro al ministro Moratti. E, nel primo anno della sua nuova scuola, quella del tempo flessibile delle 27 ore più 3 più 10, restano fedeli alla vecchia formula del tempo pieno. Che, al di là di ogni previsione, addirittura cresce arrivando a sfiorare il 90 per cento. Un record nazionale, se si pensa che la media di richieste di 40 ore nelle scuole italiane è del 23 per cento, mentre in Lombardia sale al 41 per cento.
"Le famiglie sono molto affezionate al modello del tempo pieno, che a Milano ha portato ottimi risultati - spiega il provveditore Antonio Zenga - L'aumento di richieste non è causato solo da un'evidente esigenza sociale della città, ma anche da un apprezzamento dei genitori per una scuola di qualità che ha dimostrato di funzionare bene". E la speranza è che continui a farlo, visto che per garantire le 40 ore a tutti, il Csa ha fatto davvero i salti mortali. "Abbiamo dovuto garantire l'attivazione di 222 classi in più con lo stesso organico dell'anno scorso", spiega Zenga. "A scapito delle compresenze e dell'integrazione degli stranieri" specificano le maestre che quest'anno dovranno affrontare l'inserimento dei bambini stranieri direttamente nelle classi.
La liberalizzazione del "tempo scuola", dunque, a Milano non interessa. E, in molti istituti, è difficile trovare una classe di bambini che si fermano a scuola solo la mattina. Come al circolo didattico Scarpa, di via Clericetti, dove su 49 classi, 49 sono a 40 ore. "I genitori identificano il tempo pieno con una scuola di qualità" spiega la dirigente Cristina Gatti. "Il tempo pieno garantisce maggior spazio alle attività di laboratorio e di recupero - le fa eco Elena Miglietta, maestra all'elementare di via Martinengo - oltre a permettere la formula delle compresenze e delle classi aperte". Laddove è ancora possibile. In molte elementari, infatti, i tagli stanno pesando sull'organizzazione del lavoro. All'elementare di via Monte Piana, ad esempio, tre classi prime a 40 ore hanno sono cinque maestre, uno in meno rispetto al previsto. "Abbiamo garantito il doppio organico quasi dappertutto - spiega Zenga - In tutto ci sono 144 posti in meno su quasi 150mila". Ma dove le due maestre per classe sono state confermate a saltare sono tutti i mediatori culturali, rientrati per forza in aula. Come al circolo di Bergognone-Foppette, dove su 150 bambini solo 2 hanno scelto le 27 ore. "Il prossimo bambino straniero che si presenta senza parlare una parola di italiano verrà inserito direttamente in classe. Con le conseguenze che tutti possiamo immaginare" conclude amareggiata la maestra Patrizia Quartieri.