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Repubblica-Milano-È fuga dalla scuola superiore

NUMERI La denuncia arriva dalla Cgil. Il provveditore Zenga: "Di certo c'è un netto calo nei professionali" È fuga dalla scuola superiore Iscrizioni, all'appello mancano cinquem...

21/07/2004
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la Repubblica

NUMERI
La denuncia arriva dalla Cgil. Il provveditore Zenga: "Di certo c'è un netto calo nei professionali"
È fuga dalla scuola superiore
Iscrizioni, all'appello mancano cinquemila studenti
La preside Magistrelli: sono preoccupata, spero che alla fine il quadro sia diverso Ci vuole più controllo sulle medie
TERESA MONESTIROLI


Nel caos delle iscrizioni alla scuola superiore mancano all'appello cinquemila studenti. Forse iscritti ai corsi di formazione professionale della Regione - il famoso secondo canale previsto dalla riforma Moratti - forse inseriti nelle liste di più di un istituto, forse più semplicemente a spasso, a far niente. "Rispetto alle preiscrizioni di febbraio - spiega Wolfango Pirelli, segretario regionale della Cgil-scuola - ci risulta che ci siano 13mila ragazzi in meno. Di questi ottomila erano già preventivati e fanno parte di un calo fisiologico dovuto ai trasferimenti e alle doppie iscrizioni. Ma le altre cinquemila? Temo che la maggior parte degli studenti che non hanno confermato non andranno né a scuola né nella formazione professionale. Questo confermerebbe il nostro giudizio negativo sull'abrogazione dell'obbligo scolastico che farà crescere l'abbandono di qualsiasi percorso formativo".
Un dato che, se venisse confermato, preoccupa anche i dirigenti scolastici. "Bisogna prima accertarsi che questi ragazzi non siano iscritti da nessuna parte - spiega Clara Magistrelli, preside dell'istituto professionale Caterina da Siena e presidente regionale dell'Associazione nazionale presidi -. Se fosse vero sarei seriamente preoccupata". I numeri definitivi ancora non ci sono. E dal Csa di Milano arriva solo la conferma di un forte calo di iscrizioni negli istituti professionali, ancora da interpretare. "Non c'è ancora una fotografia sulle iscrizioni - spiega il provveditore Antonio Zenga -. L'unica cosa che posso confermare è che c'è un calo maggiore rispetto agli anni scorsi nei professionali". Ne sa qualcosa la preside Magistrelli che l'anno venturo avrà 4 prime in meno. "Il problema vero - spiega - è che non sappiamo dove sono andati i nostri studenti. Se hanno scelto la formazione professionale oppure un altro istituto. Dovrebbe esserci un maggior controllo sugli studenti delle medie per dare alle scuola un quadro delle migrazioni. Questo ci può servire anche come stimolo per migliorare l'offerta formativa". Infatti ora il timore è che anche i dati di luglio a settembre possano cambiare, creando il caos nelle scuole. La formazione professionale, che quest'anno vara 253 corsi triennali - dovrebbe accogliere circa 5mila studenti, ma le domande sono state molte di più. Gli esclusi che fine faranno? Ancora non si sa. In crescita invece le iscrizioni all'istituto tecnico Besta. "Rispetto a febbraio ho dovuto chiedere un classe in più per i ragionieri - spiega la preside Bruna Sinnone -. Ma anche al liceo delle scienze sociali i numeri sono cresciuti e dovrò fare una prima con 30 studenti". Inchiodati i numeri al liceo scientifico Severi. Il preside Michele D'Elia racconta: "Le preiscrizioni sono rimaste 186. Con i bocciati arriveremo a 200 alunni in prima, ma dovrò confermare le 8 classi dell'anno scorso. Saranno più numerose".