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Repubblica-Milano-Fuga dalla scuola, è allarme

I NUMERI DELLE RINUNCE Il 20% viene bocciato o lascia al primo anno di superiori. Il record negli istituti professionali Fuga dalla scuola, è allarme Cresce il numero dei raga...

31/07/2004
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la Repubblica

I NUMERI DELLE RINUNCE
Il 20% viene bocciato o lascia al primo anno di superiori. Il record negli istituti professionali
Fuga dalla scuola, è allarme
Cresce il numero dei ragazzi che abbandonano gli studi
Spesso il fenomeno riguarda gli stranieri In calo la percentuale dei promossi
ALESSIA GALLIONE


Continua a crescere il numero dei ragazzi che abbandona la scuola. Di fronte alle prime difficoltà o alla possibilità di un lavoro poco qualificato ma immediato. Oltre il 20 per cento di chi frequenta il primo anno delle superiori della Lombardia e che non riesce ad andare avanti perché viene bocciato, o perché decide di lasciare la scuola. Soprattutto a Milano, dove i ragazzi che si arrendono e abbandonano gli studi sono sempre di più. Una percentuale che è passata dal 3,7 per cento nell'anno scolastico 2001-2002 al 4,5 per cento nel 2003.
Un dato preoccupante, secondo Mario Dutto, il direttore dell'ufficio scolastico regionale: "Quello della dispersione scolastica è un fenomeno che preoccupa tutti. Anche perché chi abbandona non trova alternative. E spesso è nella fase precedente alla scuola superiore che si creano studenti e soggetti deboli. Che anche se rimarranno in un'aula non riusciranno a maturare le competenze necessarie". Uno scoglio ancora difficile da superare, il primo anno. Con differenze molto forti tra i licei e gli istituti professionali: "Se il 20 per cento è la media - spiega ancora Dutto - nei professionali arriviamo a percentuali allarmanti che toccano quota 25 o il 27".
Ma a raccontare il disagio di chi non ce la fa, sono anche altri numeri. Quelli dei promossi che, parallelamente, diminuiscono passando dal 74,3 per cento del 2002 al 73,2 per cento del 2003, contro una media nazionale che arriva al 75,8 per cento. Numeri che nascondono storie. Spesso percorsi di difficoltà che partono molto prima, dalle elementari o dalle medie. Bambini e ragazzi che devono essere aiutati, ha sottolineato anche il sindaco Gabriele Albertini. Il Comune lo fa, assistendo 4mila studenti con corsi di recupero per affrontare l'esame di terza media e laboratori di formazione e sostegno linguistico.
Perché molto spesso, l'abbandono scolastico riguarda i ragazzi stranieri. Egiziani, filippini e cinesi: ci sono molti di loro fra i 3.500 bambini dai 6 ai 14 anni, che mancano all'appello delle scuole milanesi. Ma non tutti sono stranieri: gli italiani sono oltre 1.400. Per loro il Comune ha svolto una sorta di censimento, per capire come mai non siano iscritti in alcuna scuola pubblica o privata. Spedendo a tutte le famiglie una lettera: "L'obiettivo è di riuscire a portare i ragazzi a scuola prima di settembre - spiega l'assessore all'Educazione Bruno Simini - Questo numero è stato ottenuto incrociando i dati dell'anagrafe con le liste delle iscrizioni. Spero che, arrivino risposte confortanti. Voglio pensare che la maggior parte di loro frequenti scuole di altri comuni".