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Repubblica-Milano- Nomine, pioggia di ricorsi

Sotto accusa le graduatorie. E a settembre potrebbero mancare mille posti di ruolo e cinquemila supplenze Nomine, pioggia di ricorsi Il provveditore: così si rischia di far slittare ...

29/07/2004
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la Repubblica

Sotto accusa le graduatorie. E a settembre potrebbero mancare mille posti di ruolo e cinquemila supplenze
Nomine, pioggia di ricorsi
Il provveditore: così si rischia di far slittare il nuovo anno
I punteggi sono stati rivoluzionati dai nuovi criteri introdotti per la valutazione dei titoli


Rischiano di essere sommersi da una pioggia di ricorsi, gli uffici del provveditorato. Quelli che hanno iniziato a presentare gli insegnanti precari, subito dopo essere presentati a controllare le graduatorie provvisorie pubblicate ieri. Un caos annunciato, a causa della modifica dei criteri di valutazione dei titoli. A cui si è aggiunta ancora più confusione: un emendamento che ha rivoluzionato ulteriormente il modo di calcolare i punteggi, e che è stato approvato solo la notte prima dell'uscita delle graduatorie.
Tanto che ora è lo stesso provveditore Antonio Zenga a lanciare un appello ai precari: "Evitate di presentare ricorsi inutili che ritarderebbero la pubblicazione delle graduatorie definitive. Molti di quelli che potrebbero sembrare errori non lo sono. Sarebbe un danno per tutti e si rischia di intralciare l'avvio dell'anno scolastico". Un anno a rischio, con quasi mille posti di ruolo e 5mila supplenze da assegnare. Una corsa contro il tempo che partirà lunedì, quando scadranno i cinque giorni di tempo, che i 18.500 precari di Milano e provincia hanno a disposizione per presentare il loro ricorso. Reclami che gli uffici di via Ripamonti dovranno esaminare prima di poter compilare le graduatorie definitive. Il termine ultimo è il 25 agosto, ma quest'anno le cattedre saranno distribuite dalle cosiddette scuole-polo: gruppi di presidi che si uniranno per assegnare i ruoli per classi di concorso e tipologia di scuola, dalle materne alle superiori.
I più confusi sono proprio gli insegnanti: di fronte ai registri a controllare dove sia finito il proprio nome. A gruppi di tre o quattro, nella grande sala dove gli elenchi sono stati divisi per scuole. A fare e rifare conti, per controllare se il punteggio assegnato sia realmente quello che si aspettavano. E poi di fronte allo sportello ricorsi, dove le domande stanno arrivando anche via fax o Internet. "Sono precaria da 30 anni - protesta Giovanna Pagliuca, insegnante di psicologia - e una confusione così non l'avevo mai vista. Farò ricorso perché non mi sono stati assegnati dei punti". Per tutti, però, il problema più grave è l'incertezza: "Non sappiamo niente - dice Claudia Mondriota - e siamo a fine luglio. Io sono 378esima e non so se il prossimo settembre avrò o no un lavoro".
(a. g.)